L’assessore ai Servizi Sociali Valeria Romagna risponde:«stiamo sollecitando il parere della commissione»
Lunedì scorso i consiglieri comunali del gruppo “La Base per Nuoro” Giovanna Zedde, Eleonora Angheleddu e Michele Siotto, attraverso una richiesta di accesso agli atti, indirizzata al settore dei servizi sociali e al settore finanziario del Comune di Nuoro, chiedevano chiarimenti in merito ai gravi ritardi sulla liquidazione e pagamento delle somme a favore degli utenti beneficiari del programma “Ritornare a casa”.
Si tratta di un progetto personalizzato della durata di 12 mesi, per l’80% a carico della Regione Sardegna e per il 20% a carico del Comune di residenza dell’interessato, che assicura il rientro in famiglia a persone affette da gravi patologie degenerative, (SLA, Alzheimer etc.) attualmente inserite in strutture a carattere sociale e sanitario che necessitano di un livello assistenziale molto elevato. Obiettivo del programma è anche quello di aiutare la famiglia sulla quale grava il carico assistenziale attraverso l’organizzazione della rete dei servizi e il sostegno al familiare di riferimento.
Il programma regionale “Ritornare a casa” è pertanto rivolto esclusivamente a persone con situazioni che necessitano di un livello assistenziale molto elevato attraverso figure specializzate 24 ore su 24.
I ritardi dei finanziamenti stano creando gravi problemi ai pazienti e alle loro famiglie.
«Chiediamo che si faccia chiarezza quanto prima e che si diano delle risposte immediate attraverso azioni concrete a tutti quei cittadini con autosufficienza compromessa, assicurando loro, l’igiene della persona e degli ambienti, gli spostamenti e la promozione della vita di relazione, e che i contributi vengano erogati regolarmente e senza ritardi perché anche un solo giorno di ritardo nella percezione del contributo crea molteplici difficoltà e non possiamo permettere che le famiglie, oltre al grave disagio derivante dalla malattia del proprio caro, sperimentino anche il patimento finanziario, dovendosi preoccupare di ottenere prestiti in denaro da familiari, amici e istituti di credito» affermano i consiglieri.
L’Assessore ai Servizi sociali Valeria Romagna entra nello specifico delle richieste del gruppo consiliare la Base e spiega:
«I beneficiari dei piani sono soggetti al rinnovo della misura ogni 12 mesi, con nomina e convocazione di una commissione che valuta e stabilisce se lo stanziamento annuale possa essere o meno prorogato per un altro anno, un iter burocratico che porta con sé lungaggini e polemiche anche perché spesso i verbali della commissione non vengono spediti ai comuni.Senza il parere della suddetta commissione il Comune non è autorizzato alla proroga del finanziamento»
Allo stato attuale il comune di Nuoro ha 48 piani attivi di cui 12 in attesa di rinnovo da parte della RAS e 13 piani nuovi non ancora attivati perché in attesa di finanziamento della prima annualità da parte della stessa Regione per un totale di 25 piani fermi.
I piani in attesa di finanziamento ( sia i nuovi che quelli in fase di rinnovo) sono stati inviati alla Regione nel periodo che va da luglio a novembre.
«Allo stato attuale non abbiamo ancora ricevuto i verbali con gli esiti della commissione e questo non consente al servizio di procedere con le liquidazioni e il rimborso delle spese sostenute neppure utilizzando la quota del 20% a carico del Comune. afferma Valeria Romagna- Mi dispiace quasi parlare di piani come se fossero qualcosa di asettico perché dietro un piano c’è una persona, un malato, una famiglia e degli operatori che svolgono con amore, professionalità e umanità un lavoro delicatissimo. Confido in un pronto intervento della Regione e dell’Assessore Arru che ha sempre riservato particolare attenzione a questa tematica».
«Giovedì insieme ai tecnici del Comune che si occupano di gravi disabilità saremo in Regione per sollecitare ancora una volta l’invio dei verbali delle commissioni in modo da sbloccare la situazione» evidenzia l’assessore mostrando un disappunto per le perplessità mostrate sull’operato dell’amministrazione: «invito tutti a una maggior attenzione sui temi che si intendono affrontare. In questo caso, come già spiegato, stiamo subendo una situazione di empasse burocratico indipendente dalla nostra volontà».