La beffa delle carni rosse e degli insaccati

Sonia

La beffa delle carni rosse e degli insaccati

giovedì 29 Ottobre 2015 - 12:42
La beffa delle carni rosse e degli insaccati

Una grigliata di carne

Una grigliata di carne

Una grigliata di carne

Crisponi: «Una beffa che l’Europarlamento autorizzi il consumo di insetti, vermi e altre schifezze mentre l’OMS scatena la guerra contro carni e insaccati»

«È una vera beffa il fatto che l’Europarlamento decida di autorizzare il consumo di larve, insetti, vermi e altre schifezze del genere e contestualmente l’OMS scateni la guerra santa contro carni rosse ed insaccati».

Esordisce così il consigliere regionale dei Riformatori Luigi Crisponi, in una nota a proposito del recente allarme sul rischio cancro legato al consumo di carne.

«Si tratta, a mio giudizio prosegue Crisponi – di una presa per i fondelli bella e buona contro i consumatori, bombardati quotidianamente da informazioni che accentuano inutilmente allarmismi e preoccupazioni. Peraltro queste improvvide informazioni addossano chissà quali responsabilità a chi della lavorazione ed elaborazione di carni ed insaccati ne ha fatto un serio presidio alimentare a tutela proprio della qualità dei prodotti e della salute dei consumatori. Le tante attività economiche impegnate nella manipolazione di carni e sottoprodotti rappresentano anche un saggio esempio del mantenimento delle rispettive tradizioni della gastronomia locale e della sana alimentazione.

Mi pare davvero fuori luogo che, da un lato si incentivi il consumo di un orrido minestrone di larve o di cibi costruiti in laboratorio e per contro si demonizzi il consumo di prodotti conosciuti da millenni e facenti parte di una gustosa e stabile alimentazione.

Questa Europa, non dimentichiamolo, è la stessa che con le sue incomprensibili normative consente di produrre formaggi e yogurt con il latte in polvere, rende possibile possibile vendere vino senza uva ottenuto dalla fermentazione di frutta e lamponi, o colorare le bevande agli agrumi con solo il 12 % di succo vero.

Ci dev’essere molta fantasia a Strasburgo, ma anche molta sensibilità alle pressioni delle lobby.

Dalle nostre parti, invece – conclude Crisponi – è ben conosciuta la sicurezza alimentare con luoghi di produzione e lavorazione sicuri, controllati e certificati».

Un commento  - mostra commenti

  1. Un pensiero intelligente e realista.

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