Si è tenuta ieri pomeriggio, presso i locali della Camera di Commercio di Nuoro, l’incontro organizzato dal Comune di Nuoro sul tema della riforma degli Enti Locali.
Tra i relatori, oltre al sindaco Andrea Soddu, il costituzionalista Omar Chessa dell’Università di Sassari e l’assessore regionale agli enti locali Cristiano Erriu, padre della riforma che nasce in conseguenza della riforma nazionale degli enti locali del ministro Del Rio.
In platea tanti sindaci dei territori (l’invito dell’amministrazione comunale è stato esteso anche ai sindaci della Gallura e dell’Ogliastra) ed esponenti della politica locale e nazionale, oltre a tanti cittadini tra i quali spiccava una delegazione di dipendenti della commissariata Provincia di Nuoro.
Per il sindaco Soddu la riforma «deve salvaguardare i due ambiti, quello della funzionalità che serve agli enti pubblici a garantire i servizi, e quello della rappresentatività che deve essere trattato con grande attenzione al fine di non fare in modo che questa riforma proponga nuovi centralismi a svantaggio dei territori meno popolati. Inoltre al giorno d’oggi i rapporti tra i vari comuni non devono essere ingabbiati dai confini geografici, abbiamo avuto di recente la dimostrazione che realtà di territori diversi cooperano meglio rispetto a territori confinanti, perché le comuni peculiarità di questi non sempre rispettano criteri geografici».
Sulla riforma è scettico il professor Omar Chessa che sostiene che questa riforma, a partire dalle direttive nazionali, non soddisfi i motivi per cui si è deciso di crearla e attuarla, le Province come istituzione non vengono infatti superate perché le città metropolitane alla fine coincidono con il territorio delle vecchie provincie. E dunque, secondo il costituzionalista, ha poco senso istituire un’unica città metropolitana a Cagliari perché il grosso delle risorse si fermerebbe nel capoluogo. Ci vorrebbero due, se non tre città metropolitane analogamente a quanto accade in Sicilia.
L’assessore Erriu ha spiegato i contenuti della riforma difendendone le scelte operate in ossequio a quelle che sono le direttive nazionali, Cagliari è l’unica città che ha i requisiti di essere metropolitana, oltre che per il numero elevato di abitanti che si avvicina ai parametri della Del Rio anche per la continuità territoriale dei paesi che la vanno a comporre.
Tra gli interventi della platea particolarmente significativo quello di Roberto Capelli che da un lato da sostegno al disegno Erriu, ma dall’altro sottolinea come il vero problema della Sardegna è nel mancato decentramento amministrativo che darebbe dignità a tutti i territori.
Di grande interesse anche quello di Maria Grazia Selis a nome dei dipendenti della Provincia di Nuoro che vogliono chiarezza sul proprio destino, denunciando come nel testo della riformi manchi chiarezza in questo senso.
L’assessore ha assicurato che la regione si sta facendo carico del problema che è decisamente complesso anche perché tutte le Province sforano il patto di stabilità. Fino al 31 dicembre tutti i lavoratori avranno il posto garantito, poi bisognerà ragionare sul riassorbimento in altri enti, anche se sarà molto difficile poter accontentare tutti.
© Tutti i diritti riservati