Nuorese: arriva la prima sconfitta stagionale contro l'Arzachena

Arzachena-Nuorese: le due squadre schierate

Arriva sul gong la prima sconfitta stagionale della Nuorese che al “Biagio Pirina” perde l’imbattibilità davanti a un Arzachena più determinato che non si è fatto spaventare dal buon avvio dei verdeazzurri che sono passati per primi in vantaggio con Cappai.

Il gol di Andrea Sanna al 90’ ha rappresentato non solo la prima sconfitta ma anche la prima volta che la Nuorese è passata in svantaggio in questo campionato. Una beffa ingigantita da uno spiacevole episodio che ha visto gli “intrepidi” giocatori smeraldini esultare sotto il settore dei tifosi verdeazzurri che già in occasione del gol del pareggio di Manzini in chiusura di primo tempo erano stati vittime della maleducazione e del poco rispetto di alcuni tifosi locali.

Arzachena-Nuorese. Il saluto dei capitani (foto A.Pintus)

A che serve regalare bottiglie di vino alla squadra ospite per poi comportarsi in questa maniera in campo e sugli spalti non si capisce, ma è solo una delle tante ipocrisie di questo sport, in sala stampa, tra gli addetti ai lavori, vinti e vincitori nemmeno un accenno sull’episodio.

Venendo alla partita, bene fa Mariotti a bocciare la prestazione dei suoi, in particolare quella di qualche elemento (Ranic?) considerato non all’altezza e “convinto di essere professionista quando non gioca in C da anni”. La Nuorese effettivamente gioca con poca personalità e in punta di piedi quando in serie D servono determinazione, concretezza e rabbia agonistica. Non convince la scelta di Ranic in luogo di Verachi e, dopo l’ingresso di quest’ultimo lo spostamento dello sloveno in regia con spostamento di Bianchi. Gettare la croce su un giocatore solo però è fondamentalmente ingiusto perché per tre quarti di gara è mancata tutta la squadra.

Arzachena-Nuorese. L’esultanza dopo il gol (foto A.Pintus)

Il gol di Cappai (foto A.Pintus)

L’inizio dei barbaricini è promettente e dopo 8 minuti la Nuorese passa: Alonzi dalla sinistra pesca Cappai a centro area che da pochi passi insacca per il tripudio degli oltre 100 tifosi verdeazzurri accorsi al Biagio Pirina. Sembra tutto in discesa e al 23’ la Nuorese va a un passo dal raddoppio con Fall che mette di poco alto sopra la traversa su invito di Cadau. Qui finisce la Nuorese di Arzachena, gli smeraldini ci mettono un po’ ad accorgersene ma quando questo avviene sono mal di pancia. Il primo squillo dei padroni di casa arriva dopo la mezz’ora e porta la firma di Sanna che  raccoglie un cross dalla destra, la sua conclusione a colpo sicuro si stampa sulla traversa. L’Arzachena concede il bis pochi minuti dopo con l’ex Boi che di testa colpisce il legno superiore a gioco fermo (l’assistente aveva segnalato l’offside). Al 39’ ci prova Branicki, la sua incornata finisce sul fondo.

La pressione dell’Arzachena si concretizza nel primo minuto di recupero quando Manzini con un preciso calcio di punizione da circa 20 metri mette fine alla lunga imbattibilità di Frasca che si ferma intorno ai 500 minuti. A poco serve rimarcare che in precedenza l’esperto centrocampista dell’Arzachena meritava il secondo giallo per un fallo di mano volontario non visto dall’arbitro, il pareggio smeraldino è ampiamente meritato e punisce una Nuorese troppo rinunciataria.

Gli Ultras Nuoresi (foto A.Pintus)

Si spera in una ripresa diversa e invece la Nuorese continua a giocare sui bassi livelli della prima frazione: l’unico brivido per Ruzzittu lo procura Boi che nel tentativo di anticipare Cappai rischia l’autogol. L’Arzachena, pur senza creare granché fa la partita e la superiorità dei locali in mezzo al campo è abbastanza visibile dalle tribune, Bonacquisti prende per mano i suoi e le sue verticalizzazioni mettono in continua apprensione una Nuorese scollacciata che al 45’ deve capitolare: proprio Bonacquisti serve Sanna che di prima intenzione sorprende Frasca con un tiro potente verso il primo palo. L’attaccante si dirige verso la sua panchina per esultare e viene letteralmente preso di peso dal suo compagno Branicki che lo porta verso la direzione opposta per esultare sotto il settore degli ultras della Nuorese.

Un episodio che le cronache del giorno dopo hanno ignorato completamente perché era più giusto parlare dei doni offerti dalla società di casa alla Nuorese. Che se fosse accaduto a parti invertite avrebbe scatenato i soliti sermoni triti e ritriti sugli ultras cattivi, mentre ai calciatori tutto è concesso, protetti dalle reti di recinzione e dal perbenismo di un sistema che fa acqua da tutte le parti.

Questo non vuole essere un modo per distogliere l’attenzione da una sconfitta meritata, in settimana bisognerà lavorare più che sulla tattica, sulla testa di una squadra che ieri ha fatto diversi passi indietro. La stagione nel complesso resta fino ad ora positiva ma contro la capolista Ostiamare domenica al Quadrivio si spera di rivedere la vera Nuorese.

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Sonia