Per il medico “infedele”, che diffonde cioè informazioni che non hanno un fondamento scientifico circa la pericolosità dei vaccini, potrebbero essere previste “punizioni” di tipo deontologico e disciplinare, fatto salvo il reato penale nel caso in cui dovesse verificarsi un decesso riconducibile alla mancata vaccinazione.
In vista del Piano Vaccinale, di cui si sta discutendo proprio in questi giorni al Ministero della Salute, gli esperti del gruppo di lavoro ministeriale hanno intanto anticipato 10 principi guida, con punti innovativi quali “etica e formazione”.
Si chiede. tra l’altro, che la vaccinologia entri a far parte dei corsi universitari e venga inserita anche fra gli obiettivi della formazione continua per tutta l’area sanitaria.