Il detenuto già sotto stretta sorveglianza per evidenti segni di disagio
Si è tagliato le vene e poi ha sbattuto violentemente la testa contro il termosifone. Fortunatamente il tentativo di farla finita non è andato a buon fine grazie alla tempestività dalle guardie carcerarie.
Momenti di panico sono stati vissuti ieri pomeriggio nel carcere nuorese di Badu e’ Carros, quando un detenuto cinese ha tentato in questo modo di togliersi la vita.
L’uomo, come raccontano gli operatori della commissione criticità della casa circondariale, era già da tempo monitorato per le sue condizioni fisiche e mentali; già prima del folle gesto, infatti, aveva manifestato evidenti segni di disagio.
Ironia della sorte, proprio ieri mattina, il suo caso era in discussione tra gli esponenti della commissione. Nonostante fosse già sotto stretta sorveglianza si stava proponendo di trasferirlo in una struttura più adeguata alle sue condizioni di salute.
L’uomo attualmente si trova ricoverato al San Francesco di Nuoro e non versa in gravi condizioni.
«A prescindere dalla pena che devono scontare – affermano gli operatori – gli stranieri all’interno del carcere vivono una situazione di profonda solitudine per l’assenza di un interprete, di un mediatore culturale e per le profonde diversità culturali, religiose e sociali».
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