Era al mare e mentre si stava facendo il bagno, il ladro è entrato in azione e le ha rubato il telefonino.
Vittima del furto, avvenuto a fine maggio scorso a San Teodoro, una turista romana.
Per questo motivo tre donne rom, due residenti nel campo nomadi di Alghero ed una in quello di Olbia, sono state denunciate con l’accusa di ricettazione. Le tre donne, infatti, avevano pensato bene di inserire diverse schede sim all’interno del cellulare per non essere identificate.
I Carabinieri della Tenenza di San Teodoro, coordinati dalla Compagnia di Siniscola, al termine delle indagini sono riusciti a recuperare comunque l’apparecchio telefonico e a restituirlo alla legittima proprietaria.
La stessa dinamica del furto è stata applicata su un giovane di Siniscola, questa volta alla Caletta: il ragazzo mentre si faceva il bagno ha lasciato il telefono in spiaggia e, al suo ritorno, non lo ha più ritrovato.
Dopo due mesi di indagini, i Carabinieri hanno individuato il ricettatore e recuperato il cellulare: in questo caso si tratta di un romano incensurato anche lui dovrà rispondere del reato di ricettazione.
I due telefoni recuperati sono dispositivi di ultima generazione di grande valore commerciale.
La ricettazione è un reato grave, punibile con una pena che va dai due agli otto anni di reclusione, ecco perché i Carabinieri rinnovano l’invito a effettuare l’acquisto degli apparati elettronici solo ed esclusivamente attraverso canali leciti, evitando di rivolgersi al mercato nero.
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