Il nome dell’operazione “PRO-FUMO” deriva sia dalla caratteristica fragranza prodotta dalle piante che dal successivo impiego cui esse sarebbero state destinate.
Un pensionato 60enne è finito in manette con l’accusa di coltivazione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini che oggi hanno portato alla scoperta della piantagione sono iniziate nel maggio 2015, quando i Carabinieri del Comando Stazione di Ulassai individuarono una piantagione di cannabis indica in una zona alquanto impervia denominata “Frommiga-Corda”, interessata anche nel recente passato (nel 2013 veniva sequestrata un’altra piantagione) da tali colture.
Nel corso di una perlustrazione proprio in quella località, i militari (in collaborazione con i colleghi della Squadriglia di Jerzu) hanno rinvenuto una piantagione in ottime condizioni vegetative e ben occultate nella fitta macchia, alimentata da un articolato impianto di irrigazione.
Dopo aver monitorato la coltura per settimane, hanno notato un individuo che, in orari non sospetti, si recava nel terreno in questione, di proprietà non sua, per curare il redditizio raccolto, complice la vicinanza al centro abitato che permetteva allo stesso di raggiungerlo indisturbato.
Nella mattinata odierna, su disposizione della Procura della Repubblica di Lanusei, i Carabinieri della Compagnia di Jerzu, guidati dal Mar.Ca. Alessandro Ruggiu, hanno arrestato B.M. (60 enne di Ulassai con precedenti specifici), con l’accusa di coltivazione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Le 50 piante di cannabis rinvenute, nel frattempo cresciute fino a raggiungere l’altezza di 3 metri, tutte provviste di infiorescenze, sono state poste sotto sequestro in attesa di essere analizzate ed in fine distrutte.
La piantagione, se immessa sul mercato dopo l’opportuna lavorazione, avrebbe fruttato all’arrestato una somma stimata intorno ai € 100.000 euro.