Addio bollette semestrali: le fatturazioni, già basate esclusivamente su consumi certificati, saranno ogni quattro mesi per la maggioranza dei comuni e ogni tre mesi per i centri più grossi: Alghero, Assemini, Cagliari, Carbonia, Nuoro, Olbia, Oristano, Quartu e Sassari. Dopo aver eliminato le bollette in acconto (salvo i casi di contatori interni e inaccessibili) con l’introduzione della lettura certificata dei contatori tramite palmari elettronici, scatta una nuova rivoluzione per le bollette del servizio idrico integrato. Consumi certi Abbanoa ha potenziato il servizio di rilevazione dei consumi.
In questo modo i clienti saranno maggiormente informati sull’andamento dei propri consumi e dei costi. Dopo la sperimentazione effettuata nei mesi estivi diventa effettivo il nuovo calendario che prevede più sopralluoghi da parte dei tecnici e di conseguenza bollette con importi minori.
Sul sito aziendale è possibile consultare il calendario dove sono indicati, comune per comune, i mesi in cui i tecnici effettueranno le letture dei contatori ed i mesi in cui verranno inviate le bollette.
Da due anni l’Ente Gestore delle acque aveva già dato l’addio alle bollette su consumi presunti. Fra il 2012 e il 2013 il gestore unico aveva portato avanti una campagna di censimenti “porta a porta” di oltre 600mila utenze in tutta la Sardegna.
«L’obiettivo – ha spiegato l’azienda – era eliminare tutte le anomalie causate dagli errori e lacune nelle banche dati sulle utenze fornite dai precedenti gestori che avevano condizionato la fatturazione nei primi anni di attività.
Dopo l’operazione di ‘pulizia’ e ricostruzione dei database delle utenze, negli ultimi due anni sono state assicurate letture ogni sei mesi. Nel frattempo sono state affrontate anche le ultime criticità. L’esempio più eclatante riguardava Quartu. Al momento del passaggio delle consegne, il precedente gestore non aveva fornito le banche dati delle utenze. Abbanoa era stata costretta persino a fare un’azione legale, culminata con un’azione forzata dei carabinieri nella sede della vecchia concessionaria: il risultato fu il recupero dei dati di 9mila utenze su circa 24 mila ora ricostruite».