Parcheggi creativi in un pomeriggio nuorese di mezza estate

Nuoro: auto in sosta sulle strisce pedonali davanti a un noto centro commerciale

Automobilisti incuranti dei pedoni che attraversano sulle strisce

Il parcheggio selvaggio rende la vita impossibile ai semplici pedoni e, soprattutto, a chi per necessità, è costretto a doversi muovere su mezzi di trasporto vulnerabili.

Nuoro, pomeriggio assolato di mezza estate, temperatura prossima ai 40 gradi.

Tempo di concludere qualche rapido acquisto e fare subito rientro a casa.

Zona ad alto traffico, data la recente costruzione di diversi centri commerciali, che l’ha resa frequentatissima dai nuoresi al punto che, nelle scorse settimane, il Comune si è sentito in dovere di prendere provvedimenti per rendere sicura la circolazione con l’installazione di dissuasori longitudinali.

Ogni negozio ha reso disponibile un’area di sosta per le auto dei propri clienti

Provate a immaginare di essere costretti su una sedia a rotelle… o di “essere alla guida” di un passeggino con a bordo il vostro bambino e  dover attraversare la strada per svolgere  in questi punti vendita le vostre commissioni.

Localizzate le strisce perdonali, dopo qualche indugio, vi trovate ad affrontare le auto che sfrecciano senza troppo curarsi di voi quando, a metà percorso, vi rendete conto che la missione risulta assolutamente impossibile. Da li non si passa.

Un “simpatico” quanto “poco attento automobilista”, per risparmiare qualche passo, ha pensato bene di posteggiare la propria auto proprio sulle strisce.

A quel punto o si cerca un varco tra le auto in sosta, cosa pericolosa e pressoché impossibile dati i limitati spazi tra gli autoveicoli, o si torna indietro, affrontando nuovamente il traffico indiavolato e gli automobilisti che, con sguardo torvo, ti fanno notare che se non velocizzi la tua manovra sei a serio rischio investimento insieme al tuo mezzo e al relativo passeggero in fasce.

Di fatto, anche senza il parcheggio selvaggio, la manovra sarebbe risultata estremamente difficoltosa dal momento che gli scivoli per accedere ai marciapiede sono merce rara o, quando presenti, troppo spesso sono resi inaccessibili da qualche mezzo parcheggiato proprio li.

Che dire… ci si rendo conto delle situazioni quando ci si trova a viverle. Le situazioni qui prospettate sono due, una felice (quella col piccolo passeggero a bordo) che in qualche modo si supera, una un po’ meno, dato che si è soli e senza dubbio più vulnerabili.

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Sonia