Cinquemila nuoresi hanno firmato una petizione per trasformare l’ex Artiglieria in un parco cittadino
«Il Campus Universitario è un’idea obsoleta che rimanda agli anni 80 e comunque sia per quanto riguarda gli spazi dell’ex Artiglieria, saranno i cittadini nuoresi a deciderne il loro reale utilizzo».
Il sindaco Soddu in occasione della conferenza stampa tenutasi ieri, risponde in questo modo alle osservazioni dei consiglieri del PD Bianchi, Moro e Sulas i quali, con un interrogazione, chiedevano le motivazioni del cambio di destinazione d’uso dell’ex Artiglieria R. Loi di viale Sardegna; una modifica progettuale che secondo loro non può essere attuata per precisi accordi presi con la Regione Sardegna e il Ministero della Difesa.
«Ho ricevuto una petizione firmata da cinquemila nuoresi che all’interno di questa struttura vogliono un parco. Ovviamente questo non è sufficente per capire effettivamente il futuro destino dell’ex Caserma ma una cosa è certa: il progetto del Campus Universitario non rispecchia la volontà della maggior parte dei nuoresi».
«Per quanto riguarda gli accordi con il Ministero della Difesa non salterebbero se non si dovesse realizzare il Campus Universitario ma verrebbero meno se non fosse portata avanti la Caserma di Prato Sardo, che con ogni probabilità sarà completata tra dicembe e gennaio prossimo» conclude Soddu.
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Egregio Sindaco, la lettura, probabilmente affrettata, di una sua precedente dichiarazione aveva lasciato il dubbio circa le sue reali intenzioni relativamente all’utilizzo dell’area della cosiddetta ex Artiglieria. Leggo ora, certamente con maggiore attenzione, le sue dichiarazioni e – me lo consenta- resto assolutamente stupefatto. Avevo compreso, ma non chiaramente, della sua idea di utilizzare l’ex Mulino Gallisai a supporto dell’Universita’. Mi consenta di essere franco e immediato. È un’idea che non sta né in cielo né in terra. Lei ha probabilmente in mente un complesso universitario fatto esclusivamente di aule didattiche, modello Dipartimento di Giurisprudenza o similari. Le sfugge, Egregio Sindaco, che l’Università è sorta a Nuoro con due Corsi di laurea scientifici, praticamente unificati negli attuali Corsi di laurea triennale e magistrale di Scienze Forestali, dotati di laboratori, chimico-biologici, di laboratori di fisica del suolo, con annesse pertinenze rappresentate da spazi per esperimenti di erosione e via elencando. Attività tutte che richiedono spazi agibili anche da mezzi meccanici e che possono essere agevolmente collocati nell’area di viale Sardegna, non certo nell’ex mulino. Peraltro, trovandosi Nuoro al centro di un grande laboratorio ambientale, assolutamente rappresentativo dei diversi ambienti presenti nel Mediterraneo – si va infatti da climi umidi quali il complesso del Gennargentu a climi caldo-aridi delle cine costiere – e’ già oggi, per le ricerche che vengono realizzate nel complesso di Sa Terra Mala, un punto di riferimento di caratura internazionale nei campi forestale, dei suoli, della lotta integrata alle fitopatologie e via elencando. Vi sono attualmente rappresentati il Dipartimento di Agraria è quello di Architettura e Urbanistica, le cui presenze non possono essere ulteriormente sviluppate per mancanza di spazi. L’ex Artiglieria e’ certamente il luogo più adatto a contenere non solo corsi di laurea scientifici e umanistici, ma anche la Scuola forestale, con l’eventuale attività sperimentale antincendio.
Mi permetto di parlarle in questi termini per aver vissuto a Nuoro i 14 anni della mia pur breve carriera universitaria, come professore ci Scienza del Suolo e per aver seguito con passione – credendoci fermamente – le vicende legate al trasferimento dell’area dell’ex Artiglieria dallo Stato al Comune.
Mi permetta di rivelare un episodio, di circa 12 anni addietro. Organizzai un convegno sulle risorse idriche e ottenni la disponibilità di un locale nel complesso militare. In un momento di pausa, parlai con un maggiorente del centro-destra nuorese, con solidi legami con i governi regionale e nazionale, al quale prospettai alcune idee circa l’utilizzazione dell’area ai fini universitari. Mi spiego’ di rimando la sua idea di creare un club ad esclusivo uso sportivo. Non avevo dubbi sulla serietà delle sue intenzioni, conoscendolo come persona integerrima, ma il dubbio che qualcun altro potesse utilizzare quella idea per altri scopi, mi è sempre rimasta in testa.
La sua idea, Egregio Sindaco, di far decidere il popolo nuorese sul destino dell’area, pur buona nelle intenzioni, potrebbe portare ad un nulla di fatto. Se vi sarà un dibattito, come cittadino e docente in pensione, che ha amato molto quella terra, sarò presente.
Sergio Vacca
Ma, Soddu ha chiesto a tutti i cittadini nuoresi, per essere così sicuro della reale volontà della maggioranza dei suddetti?
Mi sembra che, in quanto ad arroganza, si avvicini moltissimo a quel “genio” del suo predecessore.
Visto quanto sono trascurati i parchi di Ugolio, di Sant’Onofrio e sopratutto quello di Tanca Manna, mi chiedo l’utilità di un nuovo parco cittadino. Sarebbe più utile il campus universitario, logicamente se si riesce a dare impulso ad una seria università nuorese con figure professionali realmente attinenti al mondo del lavoro-