Escolca: scoperti in un nascondiglio sotterraneo 40 vasi di marijuana e 200 grammi di hashish

Un momento della conferenza stampa dei Carabinieri

Il presunto proprietario del terreno è ai domiciliari per tentato omicidio

Un momento della conferenza stampa dei Carabinieri

Da fuori aveva le fattezze di un cumulo di pietre ammassate in un terreno agricolo ma al suo interno era allestito come un vero e proprio bunker in cui erano ben nascosti, tra le tante cose, oltre quaranta vasi contenenti marijuana essiccata e 200 grammi di hashish. La scoperta è stata fatta dai Carabinieri della Compagnia di Isili, capitanati da Paolo Bonetti, coadiuvati dai militari della Stazione di Gergei e dei Cacciatori di Sardegna.

Una parte della droga sequestrata dai Carabinieri

Il ritrovamento è avvenuto la sera del 24 novembre 2014: durante una perlustrazione, le Forze dell’ordine hanno notato un cumulo di pietre anomalo in un fondo agricolo delle campagne di Escolca in località “Auleddu”. Rimosse a mani nude le pietre, sono stati rinvenuti degli assi di legno allineati a mo di copertura, la cui presenza ha destato immediatamente dei sospetti.

A questo punto, curiosi di constatare cosa si nascondesse al suo interno i militari si  sono messi subito in azione: rimosse pietre e assi di legno, hanno scoperto un cunicolo scavato nella terra al cui interno erano conservati numerosi vasi. Nella maggior parte di essi vi era della marjuana, in un altro 200 gr circa di hashish; vicino ad essei due telefoni cellulari, una fototrappola, delle schede sim intestate a delle persone non coinvolte nella vicenda, più di 200 grammi di semi di canapa, guanti in lattice e buste cellophane per il confezionamento.

Massimo Farci

I Carabinieri hanno immediatamente proceduto a svuotare il cunicolo di tutto il materiale e a porlo sotto sequestro. Nel contempo sono partite le indagini volte a capire chi fosse il proprietario della droga che, se immessa nel mercato, avrebbe fruttato oltre 200mila euro.

Questa mattina in occasione della conferenza stampa tenutasi al Comando Provinciale di Nuoro è stato spiegato che il fondo nel quale è stato ricavato il bunker è in uso  a Massimo Farci – sebbene non risulti alcuna trascrizione ufficiale del passaggio di proprietà; l’effettivo possesso è stato dimostrato in base ad una serie di testimonianze. Un sopralluogo avvenuto lo scorso mese di giugno, peraltro, aveva dimostrato che solo chi avesse avuto materialmente disponibilità del terreno avrebbe potuto costruire un tale cunicolo vista la complessità del lavoro; lo stesso Farci è proprietario di una terna acquistata proprio lo scorso settembre.

Farci attualmente si trova agli arresti domiciliari per un tentato omicidio (aveva tentato di investire il suocero lo scorso dicembre), mentre per il ritrovamento del bunker nel suo presunto terreno è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Cagliari per possesso di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente.

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Sonia