La neo giunta Soddu convoca una conferenza stampa sabato scorso ed evidenzia che il Comune di Nuoro ha un buco di bilncio pari a 22 milioni di euro e non solo: ci sarebbe stato poi il continuo ricorso all’anticipazione di tesoreria, quasi otto milioni di fatture non pagate a imprese e fornitori e una sentenza negativa per il comune che dovrebbe costare oltre tre milioni di euro. Quindi il primo cittadino che ha evidenziato come la giunta Bianchi era partita nel 2010 con un saldo positivo di 15 milioni di euro, precisa, che entro il 13 agosto si approverà il consuntivo altrimenti, secondo il decreto regionale del 16 giugno scorso, si è a rischio commissariamento.
Gli ex amministratori però non si scompongono più di tanto e oggi hanno convocato una conferenza stampa per precisare alcuni punti sul delicato argomento bilancio, evidenziando che tutto è stato fatto alla luce del sole.
Questa mattina nella sala consiliare erano presenti l’ex sindaco e vice sindaco Alessandro Bianchi, Leonardo Moro , l’ex assessore al Bilancio Tore Daga e il consigliere comunale Tore Sulas.
Principalmente, è stato detto, sono tre i punti per il quale si è creata una certa situazione finanziaria: i tagli delle risorse degli enti locali, il patto di stabilità e l’ingessatura del bilancio.
«Nessun mistero sui bilanci degli ultimi anni- affermano Bianchi, Moro e Daga- tutti certificati dai revisori contabili e inviati alla Corte dei Conti».
I consiglieri che in passato hanno amministrato la nostra città e oggi si trovano tra i banchi dell’oppposizione, questa mattina, hanno ricordato che più volte è stata denunciata una situazione insostenibile e che le casse comunali erano state prosciugate da tempo per far quadrare i conti.
«Perchè ricorrere alla tassazione locale, azzerare le auto blu, annullare concretamente le spese di rappresentanza e ridurre le indennità degli amministratori?» ribadiscono.
In alcuni casi ricordano gli ex amministratori qualcuno di noi in qualità di assessore ha pagato di tasca 800 pasti per la mensa del tempo pieno e qualche stufa per gli asili. La realtà è che i tanti servizi della nostra città hanno un costo- proseguono- ha un costo il personale, mantenere le scuole aperte e assicurare almeno le minime manutenzioni, ha un costo l’energia elettrica e i beni acquistati dai fornitori anche quando non arrivano i soldi dalla Regione».
Sono proprio i finanziamenti regionali non percepiti, hanno spiegato Bianchi e Moro che hanno costretto l’amministrazione precedente a usare la cassa e le anticipazioni di tesoreria.
Infine si è parlato anche dell’indebitamento del Comune di Nuoro. «La conoscenza dei dati e delle norme avrebbero dovuto indurre a maggiore cautela- precisano. Infatti il Comune ha dovuto contrarre mutui nell’ ultimo triennio secondo precisi parametri nazionali -ai quali sono state chiamate tutte le amministrazioni pubbliche- per ridurre il debito. Molti di questi mutui hanno coperto il deficit dovuto agli espropri ereditati dagli anni 80».
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C'é da domandarsi allora come mai la giunta Bianchi non abbia portato il bilancio consuntivo in approvazione entro i termini di legge e del suo mandato. Se tutto era alla luce del sole perché?