Si sono avvalsi tutti della facoltà di non rispondere i cinque destinatari delle misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Oristano, Annie Cecile Pinello, nell’ambito della Operazione “Hazzard”, che ha portato alla luce una serie di irregolarità nell’affidamento di incarichi professionali da parte del Comune di Borore.
Davanti al Gip e al pm Armando Mammone sono comparsi per primi l’ormai ex sindaco di Borore, Salvatore Ghisu, e l’ex sindaco di Noragugume, Michele Corda, entrambi ai domiciliari da venerdì scorso.
Il primo con l’accusa di falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale, di concorso in peculato e di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, il secondo di concorso in frode nelle pubbliche forniture e concorso in turbata libertà nella scelta del contraente.
È toccato poi al responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Borore, Marco Contini, all’ex vicesindaco, Antonio Contini, e al segretario comunale, Giuseppe Mura, destinatari invece del divieto di dimora nel Comune di Borore. Il primo è accusato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e frode in pubbliche forniture, gli ultimi due di concorso in falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale. Il Gip si è riservato di decidere sulle richieste di revisione delle misure cautelari presentate dagli avvocati della difesa.
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