Falso ideologico e materiale commessa da pubblico ufficiale, concorso in peculato e concorso in turbata libertà del procedimento di scelta del contraente: questi i reati contestati al sindaco di Borore, Salvatore Ghisu, finito oggi ai domiciliari assieme all’ex sindaco di Noragugume (Nuoro), Michele Corda, nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura di Oristano su una serie di irregolarità legate ad appalti e assegnazione di lavori da parte dei Comuni.
Nell’operazione, denominata “Hazzard”, sono 14 gli indagati, cinque i provvedimenti cautelari emessi e 24 le perquisizioni effettuate dai carabinieri in uffici pubblici e studi privati di liberi professionisti.
Ghisu ha 54 anni, è insegnante, sindaco pro tempore di Borore e presidente dell’Unione Comuni Marghine.
Corda, 45 anni, di Macomer, è geometra, già sindaco di Noragugume nonché presidente del Consorzio industriale. La Procura gli contesta i reati di concorso in turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e concorso in frode nelle pubbliche forniture. Tre i divieti di dimora nei comuni di residenza firmati dai magistrati oristanesi.
Sono stati emessi nei confronti di Marco Contini, 48 anni, di Macomer, ingegnere, responsabile dell’ Ufficio tecnico del Comune di Borore, indagato per concorso in turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e concorso in frode nelle pubbliche forniture;
Antonio Contini, 37 anni, di Borore, ingegnere, già vice sindaco del paese, accusato di concorso in turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e concorso in falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale; Giuseppe Mura, 59 anni, di Ghilarza (Oristano), segretario comunale di Borore e Norbello (Oristano), sotto inchiesta per concorso in falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale.
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