Emergenza idrica Baronia: il sindaco di Posada denuncia Abbanoa

«Vogliamo capire se i valori fuori norma potevano essere evitati in piena stagione turistica»

Approda in tribunale l’emergenza idrica che sta mettendo in ginocchio l’alta Baronia e, in particolare Siniscola e Posada, dove i sindaci da giorni hanno emesso una ordinanza che vieta l’acqua di rete per usi alimentari a causa di batteri pericolosi.

Da giorni il malcontento è  dilagante e si teme fortemente contraccolpi per la stagione turistica. Al punto da costringere il sindaco di Posada, Roberto Tola, a presentare una denuncia alla Procura della Repubblica di Nuoro nei confronti dell’ente idrico Abbanoa e del Consorzio di Bonifica della Sardegna.

«Ho presentato l’esposto in Procura – ha spiegato Tola – per capire se ci siano responsabilità  dei due enti in questa situazione. Sono anni che all’inizio della stagione turistica combattiamo con il problema idrico e sinceramente non ne possiamo più.

Io e i miei cittadini vogliamo capire se i valori fuori norma potevano essere evitati in piena stagione turistica. In particolare vogliamo capire se ci sono responsabilità  del Consorzio di Bonifica, che il 30 giugno, ha fatto dei lavori su una tubazione della rete.

Quando poi l’acqua è stata riaperta era molto sporca e il potabilizzatore che è sottodimensionato per il fabbisogno estivo non è  riuscito ad eliminare le impurità  bisognava – chiede Tola – aspettare il 30 giugno per fare i lavori nella rete?».

Oltre l’Amministrazione comunale anche gli operatori turistici del centro costiero sono sul piede di guerra.

«Siamo già  in difficoltà per la crisi – prosegue il sindaco – e la non potabilità  dell’acqua diventa una ulteriore punizione. Abbiamo lavorato tanto per promuovere il nostro territorio come incontaminato, a mettere in atto politiche ambientali, se quando arrivano i turisti non possono usare l’acqua, il nostro lavoro è andato a farsi benedire». Una situazione di emergenza ancora più grave si verifica da mesi a Siniscola, dove contro Abbanoa si sono costituiti movimenti di cittadini, che hanno dato vita a una raccolta popolare di firme. Se la questione non dovesse tornare ad aver “i contorni della chiarezza” i cittadini affermano che si può «paventare l’idea che il comune di Siniscola abbandoni il gestore unico così come hanno fatto in altri comuni dell’Isola».

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Sonia