Insegnante scomparsa a Orosei. Il figlio: «C'è stato uno scambio di persona»

Un ritratto di Irene Cristinzio

«Sono due anni che cerchiamo nostra mamma e combattiamo per trovare una risposta. Ad oggi è come se fosse ancora il primo giorno, siamo fermi a un momento di buio assoluto. Chiedo che le ricerche continuino, non si abbandoni nessuna pista e, impiegando tutte le tecnologie più recenti e moderne, come i droni, siano setacciati i luoghi più impervi e i pozzi finora non controllati».

Con queste parole, alla trasmissione Segreti e delitti, su Canale 5, ha lanciato un appello Salvatore Nanni, il figlio di Irene Cristinzio, l’insegnante scomparsa esattamente due anni fa ad Orosei (sulla costa centro orientale della Sardegna).

«Un’ipotesi condivisa da me e la mia famiglia è che ci possa essere stato uno scambio di persona: a seguito di un sequestro sbagliato, riteniamo l’abbiano uccisa – ha concluso l’uomo. Noi siamo pronti a qualsiasi verità, anche se dolorosa».

L’insegnante Irene Cristinzio, di 65 anni, di Orosei, era scomparsa la mattina dell’11 luglio 2013.

Le ricerche hanno interessato tutta l’area e sono state setacciate anche alcune zone vicine alla spiaggia dove l’insegnante era solita andare più spesso: Su Barone e Santa Maria. Sono stati passati in rassegna almeno 15 pozzi con la squadra speciale dei pompieri, ma senza alcun esito.

Gli inquirenti non hanno escluso alcuna pista sulla scomparsa della donna: dalla scelta volontaria a quella legata a un reato compiuto da una o più persone.

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Sonia