Tante promesse vane da parte di Arru per risolvere le criticità
Una carenza nella gestione della assistenza diabetologica in Sardegna che incide specialmente nelle fasce più giovani colpite da questa malattia.
Lo denuncia la Federazione Diabete Sardegna che ha sede ad Orosei.
«Da mesi inseguiamo l’assessore alla sanità dottor Luigi Arru per chiedergli che affronti la situazione dell’assistenza diabetologica in Sardegna, dove per sua stessa ammissione si trovano 11 ASL che funzionano come 11 repubbliche indipendenti – afferma il presidente Antonio Farris. La particolarità della Sardegna che soprattutto per quanto riguarda la fascia d’età 0/14 anni è con la Finlandia la più colpita al mondo con 60 casi anno ogni 100.000 abitanti (riferiti alla fascia d’età) e con circa 126 nuovi casi all’anno, richiederebbe un’attenzione e una sensibilità maggiori, in considerazione anche delle particolari problematiche legate all’età. Nessun intervento è stato adottato finora per garantire ai giovani e bambini con diabete in età scolare che nelle scuole sarde non si assista più a gravi episodi di discriminazione, nonostante l’assessore abbia già dal 2 aprile dello scorso anno, un progetto per il corretto inserimento del bambino con diabete, nelle scuole e nei vari contesti sociali».
Il direttivo della federazione ha scritto una lettera ad Arru con la quale evidenzia tutte le criticità mai risolte nonostante le tante promesse fatte dallo stesso assessore in un incontro avvenuto il 6 maggio scorso.
“Rispetto agli interventi basilari ed urgenti verso i quali si era impegnato, atteso che non abbiamo evidenza di alcun produttivo approccio verso il problema della gestione dei piccoli pazienti con diabete all’interno delle strutture scolastiche, tanto che a questo punto immaginiamo che anche il prossimo anno scolastico si aprirà con gli annosi e insopportabili atteggiamenti discriminanti, le assicuriamo che persistono in maniera grave tutte le altre criticità.
Anzi, per alcuni versi registriamo un vero e proprio peggioramento e un organizzazione dei Servizi che impattano negativamente sulla qualità delle cure sul versante della distribuzione ed accesso ai presidi mentre cinque anni fa l’iter per l’assegnazione di un microinfusore dal momento della prescrizione del diabetologo si concludeva in circa 20 giorni oggi ne occorrono anche 60 – 70. Dal punto di vista dei diritti, il deprecabile avviso che in questi giorni compare
in bella mostra presso il dipartimento internistico di Diabetologia dell’’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari rappresenta nel contempo un atto in contrasto con il Codice di Deontologia Medica ovvero che non si prendono più in carico nuovi pazienti. L’imminente pausa estiva produrrà inoltre e per giunta un ulteriore ritardo sui tempi necessari ad affrontare qualsivoglia problema, rimandando di fatto la rimozione urgente di ogni ostacolo per una corretta e tempestiva distribuzione dei presidi attraverso le farmacie territoriali di qualsiasi ASL , il ripristino del diritto per le persone di poter scegliere il luogo di cura, l’attivazione della Consulta Regionale per la Diabetologia che Ella presiede, al fine di rendere operative le funzioni per le quali è stata istituita, la stesura di un protocollo d’intesa attraverso il quale garantire ed assicurare l’assistenza delle persone con diabete in ambito scolastico e che non permetta più episodi di discriminazione, l’individuazione e l’accesso in tempi sostenibili ai moderni devices per una gestione quanto più possibile attuale della terapia insulinica e la realizzazione di una rete diabetologica efficiente che risponda ai reali bisogni dei pazienti”.
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