Delitto Gianluca Monni: nominato il consulente per il minorenne indagato

La scena del delitto di Gianluca Monni

 Il Tribunale dei minori di Sassari ha affidato  l’incarico ad un tecnico per gli accertamenti sugli apparecchi elettronici sequestrati alcuni giorni fa a Nule al minorenne indagato, assieme al cugino di 24 anni, per l’omicidio dello studente 19enne Gianluca Monni, ucciso a Orune l’8 maggio scorso mentre aspettava l’autobus per la scuola.

Il consulente, nominato dal procuratore Elena Pitzorno e dal sostituto Roberta Pischedda che dirigono l’inchiesta, è l’ingegner Francesco Poletti. Il difensore del minorenne, l’avvocato Agostinangelo Marras ha nominato, invece, l’esperto informatico Mauro Sanna come consulente di parte.

Un accertamento tecnico irripetibile quello di cui si dovrà occupare il consulente della Procura, che ha 70 giorni di tempo per analizzare i contenuti di computer e cellulari sequestrati al minorenne e ai suoi familiari nei giorni scorsi.

Gli inquirenti intendono verificare dettagliatamente il contenuto delle apparecchiature elettroniche, leggere i messaggi che il minorenne avrebbe inviato i giorni precedenti e successivi all’omicidio. 

Sotto l’analisi dell’esperto finiranno anche i messaggi di posta elettronica, e anche quelli degli altri sistemi di messaggistica istantanea, da whatsapp o messenger. Si cercando elementi e indizi utili a chiarire i molti punti ancora oscuri nella vicenda, in primo luogo il movente. Al setaccio della procura di Nuoro anche gli apparecchi tecnologici del 24enne indagato: ieri è stato nominato un esperto che dovrà dare un responso entro 60 giorni.

Al momento resta in piedi l’ipotesi del regolamento di conti a seguito della rissa avvenuta a Orune tra due gruppi di giovani, uno del posto e il secondo arrivato da Nule, rissa generata da alcuni apprezzamenti fatti proprio nei confronti della fidanzata di Gianluca Monni. C’è poi da verificare il coinvolgimento di altre persone nel delitto, in particolare due transitate in auto pochi minuti prima dell’omicidio e che avrebbero potuto verificare la presenza di Gianluca sul posto per poter dare poi l’ok alla vettura con a bordo l’assassino o gli assassini

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Sonia