«Ferme restando le mie convinzioni politiche, sociali ed economiche che reputano più efficace la gestione pubblica dei servizi, in particolare quelli rivolti alle persone, sento il dovere morale di intervenire sulla casa di riposo privata “Residenza Familia” di Nuoro, al centro di un’indagine giudiziaria su presunti maltrattamenti nei confronti degli anziani ospiti».
Pintori racconta che la struttura gli fece un impressione molto positiva.
«Nei primi mesi del 2014 ho avuto occasione di fare alcune visite alla struttura di via Aosta, fui accolto dalla direttrice con molta cordialità e professionalità. In quella circostanza ebbi modo di visitare i reparti in cui gli anziani vivevano la propria quotidianità: al primo impatto notai la pulizia accurata dei locali e l’assenza di odori che solitamente caratterizzano l’aria di queste comunità; allo stesso tempo non ricordo di aver sentito rumori insoliti o lamenti di persone sofferenti. L’ambiente era sereno, le attività psico – ludiche erano vissute con partecipazione dagli ospiti. Visitai anche il reparto dove dimoravano persone con gravi invalidità e perciò allettati, anche in quegli ambienti notai che nulla cambiava rispetto a quanto riscontrato negli altri luoghi. In tali circostanze scambiai impressioni e opinioni con alcuni familiari degli anziani ospiti: i loro pareri concordavano con una visione positiva della struttura e l’incondizionata fiducia verso i lavoratori e la responsabile della “Residenza Familia”».
«Sento il dovere di rendere pubblica questa testimonianza, pur risalente allo scorso anno, pensando alle logoranti conseguenze a cui stanno andando incontro gli anziani con le rispettive famiglie e, di riflesso, tutti i lavoratori impegnati in questa difficile attività.
L’altra faccia della medaglia legata a questa vicenda è quella di mettere in risalto il problema degli spazi per gli anziani, i quali, evidentemente, sono insufficienti rispetto alla domanda. Una nuova RSA (pubblica o privata?) è la risposta da tanti auspicata, però sarebbe inverosimile che sorgesse sulle macerie di una struttura che comunque, fino a prova contraria, ha risposto adeguatamente alle esigenze di tanti anziani con rispettive famiglie di Nuoro e provincia».
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