Gli illeciti commessi dagli amministratori sono emersi in modo accidentale
Una serie di reati contro la pubblica amministrazione sono stati scoperti dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Sassari in collaborazione con la compagnia di Bono. I militari hanno notificato questa mattina 15 misure cautelari emesse dal gip di Sassari al termine dell’indagine nata nel 2013, in seguito agli attentati incendiari subiti dal comandante e dal vicecomandante della stazione dei carabinieri di Burgos.
Figura centrale della “rete” illecita¨ il sindaco della stessa Burgos, Salvatore Arras, accusato di falsità materiale in atti pubblici e turbativa d’asta. Nei suoi confronti è stata emessa un’ordinanza di obbligo di dimora lontano dal paese per sei mesi. Con lui anche l’ex vicesindaco di Nule, Angelo Crabolu, e il vicesindaco di Lodè¨, Luigi Deffenu, assieme ad altri sono coinvolti in vicende di “gestione opaca e clientelare per la turbativa degli appalti”, come ha spiegato questa mattina il comandante provinciale Giovanni Adamo, insieme a dirigenti e collaboratori degli enti amministrati e ad alcuni tecnici.
Gli illeciti commessi dagli amministratori sono emersi in maniera del tutto accidentale, a partire da una serie di intercettazioni disposte per scoprire gli autori degli incendi dolosi ai danni delle vetture dei due marescialli.