Questa mattina, gli agenti della Squadra Mobile di Nuoro hanno eseguito il sequestro preventivo della struttura integrata per anziani “Residenza Familia” di via Aosta, su disposizione del GIP di Nuoro su richiesta della Procura della Repubblica.
I sigilli sono scattati al termine di un’indagine durata circa un anno. L’indagine aveva preso le mosse dall’accertamento di numerose irregolarità amministrative e dopo la segnalazioni di gravi fatti da parte dei parenti di alcuni anziani ospiti.
I reati ipotizzati dagli investigatori sono, per il momento, i maltrattamenti, l’abbandono di persone incapaci, la somministrazione di medicinali scaduti, l’esercizio abusivo della professione medica. Sono state accertate, inoltre, gravissime violazioni delle normative sulla
sicurezza antincendio e sui luoghi di lavoro.
Con il sequestro preventivo il Gip Claudio Cozzella ha ritenuto sussistere il pericolo che la libera disponibilità della struttura potesse aggravare o protrarre le conseguenze dei reati ipotizzati e potesse mettere in pericolo la stessa incolumità degli anziani ospiti.
Dieci giorni fa gli uomini della Mobile, in collaborazione con i Vigili del Fuoco, con la ASL e con il Servizio ispezione della Direzione Territoriale del Lavoro, avevano eseguito una perquisizione della struttura di via Aosta, che aveva portato al sequestro di numerosi atti di notevole interesse investigativo e di medicinali scaduti.
Nei giorni successivi alla perquisizione la Polizia di Stato aveva anche sottoposto a interrogatorio alcuni dipendenti della casa di riposo e altre persone informate sui fatti. Dall’indagine è emerso che anche le condizioni igieniche dei locali e dei degenti erano assolutamente scarse e che il personale socio sanitario e infermieristico presente non era sufficiente a garantire un’adeguata assistenza, come previsto dalla legge regionale che disciplina la materia.
Le indagini sono coordinate dal sostituto pubblico ministero Giorgio Bocciarelli.
Al momento dell’esecuzione del sequestro si trovavano ricoverati nella casa di riposo 37 anziani, alcuni dei quali non autosufficienti. La Polizia di Stato si è adoperata per trovare, nella provincia, altre sette strutture ricettive socio assistenziali, idonee e disposte ad accogliere, nell’immediatezza, gli anziani ospiti della casa di riposo sequestrata.