“Non abbiamo padrini e padroni”
Perché si è candidato?
Perché serve rompere il sistema di potere che soffoca Nuoro da troppi anni. Perché serve un cambiamento vero, autentico. Non quello di chi salta da una parte all’altra per inseguire la poltrona perduta. Non quello di chi, senza avere idea di cosa serve alla nostra città, si mette a copiare. Serve riconsegnare la città ai nuoresi. Serve farlo ora.
Quali sono i punti di forza del vostro programma elettorale?
Abbiamo preso sette impegni precisi con la città. Il primo provvedimento che adotteremo sarà l’azzeramento delle indennità di sindaco e assessori e del gettone di presenza dei consiglieri fino a che non saremo stati capaci di ridurre le tasse che strangolano famiglie e imprese. Vogliamo affermare il principio che chi fa politica deve raggiungere degli obiettivi e non prendere soldi solo perché occupa una poltrona. Avvieremo un piano di interventi per strade e scuole, con cantieri aperti 24 ore su 24, giorno e notte. Elimineremo la doppia imposizione sulle imprese di Pratosardo. Favoriremo l’insediamento di nuove attività produttive. Romperemo l’isolamento delle zone interne con collegamenti veloci verso porti e aeroporti. Avvieremo una vera rivoluzione in Comune. Dimezzeremo i tempi della burocrazia e apriremo lo sportello unico del cittadino. Consegneremo alla città nuovi spazi verdi. Meno granito e meno cemento. Faremo quello che ci hanno chiesto di fare i cittadini che abbiamo incontrato nei quartieri: puliremo le strade, sistemeremo le scuole. Riporteremo a Nuoro i grandi eventi. Investiremo su ambiente e cultura. Metteremo in rete i musei. Porteremo Nuoro su uno standard di 100.000 presenze all’anno. Taglieremo gli sprechi. Rivoluzioneremo il sistema di raccolta dei rifiuti. I nuoresi non dovranno più pagare bollette stellari ma essere pagati per i rifiuti che conferiscono, attraverso la reverse vending, un modello che funziona in molti paesi europei e in diversi comuni italiani.
L’attuale Amministrazione Comunale cosa non ha rispettato negli impegni programmatici?
Oggi parlano di città metropolitana ma serve una città a misura di nuoresi, una città “in postalino”. In questi cinque anni, mentre gli altri non si occupavano del Comune, io ho combattuto dai banchi dell’opposizione. Ho lottato per ridurre le tasse, per tagliare gli sprechi, per finire le opere pubbliche incompiute. Ho difeso i precari del Comune. Ho combattuto contro l’ecocentro (un ecomostro!). Mi sono battuto per la mia città.
Cosa si poteva fare nei cinque anni di attività politica che non è stato realizzato? Riorganizzare il Comune.
Ristrutturare la spesa. Reperire fondi per nuovi investimenti. Utilizzare i finanziamenti europei. Riaprire la scuola media numero uno, l’anfiteatro. Si potevano risparmiare ai cittadini milioni di euro di tasse. Sostenere i più deboli. Tagliare premi e prebende. Tagliare poltrone inutili. Sistemare le strade. Investire su fonti di energia alternativa. Curare gli spazi verdi. Pensare alle famiglie.
Cosa pensa dei propri avversari?
Di alcuni di loro ho il massimo rispetto.
Quante liste vi appoggiano?
Due liste che si presentano alle elezioni per la prima volta: Uniti per Nuoro e Prima Nuoro. Sono formate da persone cariche di entusiasmo e passione. Persone che nella loro vita hanno dimostrato di saper fare qualcosa. Imprenditori, professionisti, impiegati, studenti. Persone che non sono state con le mani in mano. Nuoresi come tanti. Persone oneste e senza scheletri nell’armadio.
Perché i cittadini e soprattutto i giovani dovrebbero votare per lei come futuro primo cittadino?
Perché non abbiamo promesso posti di lavoro, non abbiamo chiesto curriculum. Abbiamo un’idea precisa di città. Sappiamo cosa vogliamo fare. Non abbiamo padrini e non abbiamo padroni. Siamo liberi. Siamo determinati. Siamo testardi. Vogliamo dare una scossa a questa città e farla ripartire.