Sventate due rapine, una a Illorai e una a Riola Sardo
Tutti giovani, dai 20 ai 30 anni e un minorenne di Dualchi, questi i componenti della banda criminale sgominata ieri dai Carabinieri della compagnia di Ottana tra la Sardegna e l’Umbria.
Otto gli arrestati, tre dei quali ai domiciliari e quattro gli indagati, tutti accusati di reati contro il patrimonio, detenzione di armi clandestine, coltivazione di sostanze stupefacenti e ricettazione.
Al minorenne della banda, già trasferito nel carcere minorile di Quartucciu, il Gip del tribunale dei minori di Sassari ha contestato anche l’associazione per delinquere.
L’attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Nuoro, è partita nell’ottobre scorso in seguito al ritrovamento di alcune auto rubate nelle campagne tra Ottana e Dualchi. Da qui i pedinamenti che hanno poi portato all’individuazione dei responsabili di una serie di furti e a sventare due rapine programmate nei minimi dettagli: la prima all’ufficio postale di Illorai (Sassari) e la seconda al Banco di Sardegna di Riola Sardo (Oristano). Colpi mai messi a segno grazie all’arresto, effettuato il 2 dicembre scorso, di un allevatore di Gavoi, Francesco Piras, nelle campagne di Noragugume.
L’ovile di Piras era la base logistica della banda che non aveva un capo, ma reclutava di volta in volta personale “specializzato” in diverse attività criminali, che per poter essere sostenuta aveva bisogno di procacciatori d’armi e di furti d’auto da utilizzare per le rapine, di furti di bestiame, coltivazione e spaccio di droga per finanziarsi.
«La banda sia pure di giovanissimi era determinata e disposta a tutto – ha spiegato il capitano Alessio Zanella nel corso della conferenza stampa – ragazzi pronti a fare fuoco contro le Forze dell’ordine se ce ne fosse stato bisogno».
All’interno dell’ovile di Piras il giorno dell’arresto sono state sequestrate tre pistole e due fucili e nei terreni circostanti sono state recuperate due Fiat Uno e un’Alfa 147, oltre alle armi che dovevano servire per le due rapine sventate. Nelle abitazioni degli arrestati è stato trovato tutto il kit del perfetto rapinatore: mazze con la punta diamantata per infrangere le vetrate degli obiettivi, passamontagna, centraline per mettere in moto le auto, sostanze stupefacenti.
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