Andrea Soddu: «La politica deve ascoltare i problemi e le esigenze della gente»

Sonia

Andrea Soddu: «La politica deve ascoltare i problemi e le esigenze della gente»

lunedì 25 Maggio 2015 - 16:37
Andrea Soddu: «La politica deve ascoltare i problemi e le esigenze della gente»

Andrea Soddu

Andrea Soddu

Andrea Soddu

Soluzioni concrete che migliorino la qualità della vita

Perché si è candidato

Mi sono candidato perché, insieme ad un gruppo di amici con il quale abbiamo fondato il movimento “Scegliamo Nuoro”, abbiamo constatato la necessità di occuparci di Politica quale strumento per eccellenza per cercare di risolvere i problemi che attanagliano la nostra città. Primo tra tutti la mancanza di prospettive per un futuro possibile per noi e per i nostri figli. Abbiamo aperto il nostro progetto ad altre liste civiche come “Ripensiamo Nuoro”, “Atene Sarda” e “La Città in Comune” e a partiti strutturati come “La Base” e il “Partito Sardo d’Azione” convergendo in un programma comune che rispondesse alla necessità di progettare una Nuoro diversa da quella che abbiamo visto finora. «»

Quali sono i punti di forza del vostro programma elettorale?
I punti di forza del nostro programma elettorale sono rappresentati da due elementi cardine.  Da un lato la politica deve ascoltare i problemi e le esigenze della gente e nella quotidianità ed elaborare delle risposte concrete per risolverli.  Mi riferisco a tutte le esigenze concrete come possono essere le strade colabrodo, la mancanza di decoro urbano, mancanza di parchi giochi ecc. dai quali dipende in larga parte la mancanza di qualità della vita.  Dall’altro la Politica deve dare una visione, un aspettativa di futuro alla cittadinanza. Deve in qualche modo farla sognare in una società diversa ma possibile. E questo lo si può fare prospettando e descrivendo tutti quegli interventi infrastrutturali di carattere strategico che è necessario mettere in campo al fine di dare futuro al nostro territorio, sulla base di una scelta di valori anche etici bene determinati.

L’attuale Amministrazione Comunale cosa non ha rispettato negli  
impegni programmatici?

Premesso che non vi è dubbio che l’amministrazione uscente ha governato in uno dei periodi più duri dell’economia nazionale ed internazionale, a mio parere, e sulla base di ciò che si respira in città, la sua più grande responsabilità è che ha interrotto la catena del dialogo e del confronto con la popolazione e con i vari attori della società. Ciò ha determinato una mancanza di collegamento tra le politiche da esse portate avanti e l’amministrazione ed ha di molto aumentato il grado di sfiducia dei cittadini nei riguardi della politica.

Da questa lontananza dai cittadini, dipende che le decisioni non siano state condivise. I cittadini si siano sentiti isolati, quasi esclusi dalla loro città. In particolare l’amministrazione uscente ha una grossa responsabilità politica nel non avere presentato progetti di finanziamento relativi a settori strategici attingendo dalle risorse europee. Non ha curato il verde pubblico ed i parchi urbani, non ha curato l’asfalto, non ha curato le periferie che versano in un preoccupante stato di abbandono che si traduce in malessere sociale, ha abbandonato lo sport a se stesso, non ha intrattenuto rapporti di sufficiente collaborazione con le associazioni culturali che con il loro prezioso lavoro tengono questa città in vita, ha tralasciato i problemi della biblioteca Satta, ha ignorato l’agro e gli agricoltori, ha aumentato in maniera inaccettabile le tasse e le tariffe, ha tralasciato di affrontare politiche universitarie serie facendoci perdere studenti che non vivono una vita comunitaria. In generale, non ha svolto il ruolo politico in Sardegna che spetta al comune capoluogo della Barbagia. 


Cosa si poteva fare nei cinque anni di attività politica che non è
stato realizzato?

Di tutto e di più. Ma siccome sono troppe le cose non fatte, diciamo che Nuoro ha bisogno di ritrovare una sua identità, una sua missione legata alla visione del ruolo che la città deve avere nel futuro. Ecco, non mi sembra affatto che l’amministrazione uscente abbia avuto una visione possibile e concreta del ruolo che Nuoro deve avere nel futuro.


Cosa pensa dei propri avversari?

Io apprezzo chiunque in questo momento ha il coraggio di mettersi in discussione e di dedicarsi alla cosa pubblica. Ognuno ha il suo punto di vista. Noi abbiamo il nostro e ci sembra naturalmente il più completo ed il più efficace rispetto alle esigenze del territorio.
Quante liste vi appoggiano?

Come detto in precedenze sono sei liste per centoventi candidati. Per la maggior parte di loro si tratta della prima esperienza. Gente che vuole mettere le proprie risorse e competenze al servizio della propria città.


Perché i cittadini e sopratutto i giovani dovrebbero votare per   lei
come futuro primo cittadino?

Perché abbiamo idee chiare e realizzabili per una città possibile. «Siamo competenti, abbiamo tanta energia e siamo i primi a lottare per realizzare un sogno: potere scegliere di vivere a Nuoro e stare bene.

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