Abbandona il proprio cane e i Carabinieri lo identificano grazie al microchip dell'animale

Attivato il servizio accalappia cani

Da alcuni mesi il cane gironzolava nell’area portuale della Caletta di Siniscola. 

I Carabinieri della Stazione di Santa Lucia, il 13 maggio scorso, grazie al microchip installato sull’animale sono risaliti al proprietario.

Si tratta di un 47enne, il quale, una volta chiestegli delucidazioni sul perché il proprio cane gironzolasse da solo alla Caletta e non essendo state fornite dallo stesso risposte sufficientemente esaustive in merito, è stato segnalato all’Autorità giudiziaria per abbandono di animali.

Questo è uno dei tanti episodi di randagismo registratisi nella zona negli ultimi tempi creando notevole allarme sociale e non pochi problemi di sicurezza pubblica nel territorio.

Alle consuete razzie tra le greggi ovine nelle campagne di Siniscola, infatti, si deve aggiungere l’episodio recente, ben più grave, dell’aggressione da parte di un cane nei confronti di un bambino provocandogli gravi lesioni.

Per arginare questo increscioso problema, i Carabinieri della Stazione di Santa Lucia, in collaborazione con  il servizio veterinario di Siniscola, il Sindaco, il Comandante dei Vigili Urbani ed il Responsabile del servizio di accalappia cani, hanno organizzato una serie di azioni mirate all’individuazione ed alla localizzazione di questi branchi. Le operazioni, tuttora in corso, hanno permesso di catturare già otto cani randagi (compreso quello che girovagava nell’area portuale), fatti visitare e controllare dal responsabile del distretto sanitario citato.

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Sonia