Conferma pienamente la linea perseguita dall’ASL di Nuoro il parere dell’Agenzia regionale delle Entrate sull’applicabilità dell’IVA agevolata al 10% per opere e servizi forniti da “Polo Sanitario Sardegna Centrale Società di Progetto S.p.A.”, concessionaria della Finanza di Progetto. Un risultato importante, che consentirà all’Azienda Sanitaria di Nuoro un risparmio di 510 mila euro all’anno per 27 anni e 4 mesi, per complessivi euro 13.770.000,00.
La richiesta di parere era stata inviata a suo tempo dal Commissario Straordinario, Dott. Mario Carmine Antonio Palermo, su sollecitazione del Servizio Bilancio dell’Azienda e parere favorevole dell’Assessorato Regionale alla Salute, con riferimento all’IVA applicabile al canone integrativo, dato che – fino ad oggi – il concessionario ha emesso le fatture applicando l’aliquota ordinaria del 22 per cento. A confermare ulteriormente l’idea di rivolgere un interpello all’Agenzia delle Entrate vi era anche un’interrogazione parlamentare del primo gennaio 2014, che forniva chiarimenti riguardo l’applicabilità al 10 per cento.
Da oggi il dubbio è risolto. A scioglierlo definitivamente è il parere del Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate, Dott.ssa Rossella Rotondo, la quale – dando ragione all’interpretazione dell’Azienda Sanitaria nuorese – ha confermato quanto previsto dalla normativa, secondo cui «in presenza di un contratto in project financing in ambito sanitario, il canone di disponibilità delle opere dovrebbe essere assoggettato ad IVA nella misura del 10% (come previsto dal n. 127-quinquies della tabella, parte terza, allegata al decreto presidenziale n. 633 del 1972), in considerazione dell’assimilazione degli edifici ospedalieri ai fabbricati elencati nell’articolo 1 della legge n. 659 del 19 luglio 1961, richiamata, tra le altre, dalla circolare ministeriale n. 1/E del 1994». Per l’Agenzia delle Entrate, insomma, il canone da versare (peraltro nell’ambito di un contratto stipulato ai sensi del decreto legislativo n. 163 deI 2006) assume natura di corrispettivo e, come tale, costituisce un’operazìone rilevante ai fini dell’IVA.
Nel caso del project financing dell’ASL di Nuoro, in base al contratto di concessione, il concessionario si impegna a progettare e realizzare l’opera ospedaliera e a fornire le apparecchiature per l’ammodernamento tecnologico.
La Dott.ssa Rotondo ricorda che già l’articolo 141 del decreto legislativo 163 del 12 aprile 2006, il Codice dei contratti pubblici, prevede che per le concessioni di lavori pubblici, la controprestazione, che di regola consiste unicamente nel gestire e sfruttare economicamente i lavori realizzati, possa essere integrata da un prezzo «qualora al concessionario venga imposto di praticare nei confronti degli utenti prezzi inferiori a quelli corrispondenti alla remunerazione degli investimenti e alla somma del costo del servizio e dell’ordinario utile di impresa, ovvero qualora sia necessario assicurare al concessionario il perseguimento dell’equilibrio economico-finanziario degli investimenti e della connessa gestione in relazione alla qualità del servizio da prestare».
«In tale contesto normativo – prosegue il Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate – il contratto di concessione disciplina le modalità di erogazione del prezzo e dei canoni che il concedente dovrà corrispondere al concessionario in relazione alle attività svolte, ai servizi prestati e agli investimenti effettuati ai sensi del contratto. In particolare il canone integrativo di disponibilità identifica il corrispettivo da versare al concessionario per l’utilizzo dell’opera ospedaliera, oltre ad assicurare l’equilibrio economico finanziario dell’iniziativa e a realizzare le stesse opere ospedaliere, andando così a remunerare gli investimenti a carico dello stesso concessionario».
Secondo i chiarimenti della risoluzione n. 395/E del 2002, il prezzo del canone di concessione deve essere assoggettato regolarmente a IVA, secondo l’aliquota imposta per l’investimento a cui è diretto. E siccome, nel caso specifico del project financing dell’ASL di Nuoro il canone è destinato a pagare i lavori di realizzazione del polo ospedaliero, che rientra tra i famosi edifici di cui all’articolo 1 della legge n. 659 del 1961, «si ritiene che questo sia da assoggettare ad aliquota IVA del 10%, ai sensi dei nn. 127-quinques, sexies e septies della tabella A, parte terza, allegata al decreto del Presidente della Repubblica 633 del 26 ottobre 1972».
Per il Commissario Straordinario, Dott. Mario C. A. Palermo, si tratta di un risultato davvero importante, sulla strada di quanto promesso quattro mesi fa, poco dopo la sua nomina. «Come Direzione – conferma Palermo – ci siamo mossi, d’intesa con la Regione e con gli organismi di controllo, sul binario di una verifica e degli atti conseguenti ad essa, senza pregiudizio alcuno, ma solo nell’interesse dell’amministrazione, della ASL, del personale, degli operatori della società di progetto e, alla fin dei conti, degli stessi pazienti». «Si tratta dei primi risultati della nostra attività di controllo – continua il Commissario Straordinario dell’ASL di Nuoro – e vanno considerati la tappa di un percorso di verifica di un’attività utile, per ragioni ovviamente diverse, sia alla ASL che alle aziende della società di progetto».