Affare appalti pilotati: parlano i "pesci piccoli". Scarcerato l'ex sindaco di Belvì

Sonia

Affare appalti pilotati: parlano i "pesci piccoli". Scarcerato l'ex sindaco di Belvì

giovedì 21 Maggio 2015 - 08:53
Affare appalti pilotati: parlano i "pesci piccoli". Scarcerato l'ex sindaco di Belvì

Alcuni degli indagati nella vicenda degli appalti pilotati

Si attendono le dichiarazioni di Pinna, difeso da Giulia Bongiorno

Pronti a parlare, in genere per dire che loro non hanno niente a che vedere con la cupola degli appalti pilotati che controllava l’assegnazione di incarichi di progettazione e direzione di lavori in una quindicina di comuni tra Barbagia e Mandrolisai con qualche sconfinamento tra il Cagliaritano e l’Iglesiente.

Il Tribunale di Oristano

Il Tribunale di Oristano

Ma anche prontissimi a cogliere ogni punto debole dell’accusa per strappare l’annullamento, o quanto meno la mitigazione della misura cautelare dalla quale sono stati colpiti.

A poco meno di un mese dal blitz della Guardia di Finanza di Oristano e dei Carabinieri di Tonara, continua davanti al sostituto procuratore di Oristano Armando Mammone, titolare dell’inchiesta, la processione di sindaci, vicesindaci, tecnici comunali, architetti, ingegneri e geologi destinatari delle misure cautelari disposte dal gip del Tribunale.

A parlare sono stati finora soprattutto i “pesci” piccoli.

Ieri è stato il turno di Roberto Zedda, il geologo di Selargius finito nell’inchiesta come beneficiario di un incarico pilotato per il Comune di San Giovanni Suergiu. Anche lui, per quanto se ne è potuto sapere, ha spiegato di non sapere nulla della presunta cupola e soprattutto di non aver partecipato ad alcuna associazione a delinquere.

Per il momento non ha presentato richiesta di revoca dell’obbligo di dimora che lo aveva raggiunto il 28 aprile scorso.

Dopo aver risposto la settimana scorsa alle domande di Mammone, martedì, intanto, ha potuto lasciare il carcere l’ormai ex sindaco di Belvì Rinaldo Arangino, che per disposizione del GIP resterà però agli arresti domiciliari.

È andata peggio all’ex vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici del Comune di Ortueri Pietro Crobu: il Tribunale del Riesame ha respinto la sua richiesta di scarcerazione. E intanto cresce l’attesa per quelle che potranno essere, a breve scadenza, le mosse del presunto boss della cupola degli appalti pilotati, l’ingegner Tore Pinna di Desulo. A difenderlo, ora, assieme all’avvocato Basilio Brodu di Nuoro, c’è anche uno degli avvocati più famosi d’Italia, Giulia Bongiorno. Un professionista del suo studio legale ha già preso contatto con la Procura di Oristano.

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