Un’affollata assemblea si è riunita ieri mattina nell’auditorium della Biblioteca Satta di Nuoro per raccogliere la proposta di unità d’azione lanciata dai sindacati CGIL, CISL,
UIL. A coordinare i lavori i segretari generali del nuorese Felicina Corda (UIL), Michele Fele (CISL) e Salvatore Pinna (CGIL) che hanno lanciato la Vertenza Sardegna Centrale. A testimoniare l’importanza dell’evento è intervenuto Carmelo Barbagallo, segretario nazionale della UIL.
Numerosi i contributi delle segreterie confederali e delle federazioni di categoria che hanno riportato all’attenzione dei presenti le tante difficoltà che attraversa tutto il territorio della provincia.
La diffusa precarietà sociale rende difficile progettare un futuro per chi ha perso il lavoro o per chi ancora lo sta cercando: altissima la percentuale di disoccupati tra i giovani che nell’area del nuorese raggiunge il 50%. «Non ci può essere ripresa economica senza lavoro stabile» – chiarisce Pinna.
I sindacati lamentano il ritiro dello stato dal territorio, reso evidente dallo smantellamento dell’apparato pubblico del Centro Sardegna: «a partire dal 2007 con la chiusura degli uffici della Banca d’Italia – specifica Giorgio Mustaro della CISL – per proseguire con quelli della Motorizzazione Civile e del presidio del Giudice di Pace a Siniscola».
A questo lento abbandono si sommano i deficit dovuti alla carenza di fondamentali opere infrastrutturali senza le quali non può decollare nessuno sviluppo economico.
Con una lettera aperta alle famiglie si è voluto trattare approfonditamente il disegno di legge “la buona scuola” in cui ad esempio è prevista la figura del “Superdirigente” che
avrebbe un “potere assoluto e incontrollato”. Una richiesta di sostegno agli insegnanti e agli operatori della scuola per mettere “in guardia sul pericolo reale che sta abbattendosi
sulla formazione e l’educazione dei vostri figli e sul loro futuro”, questo il monito del documento firmato da tutte e 5 le associazioni sindacali (CGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA).
A conclusione dell’incontro Barbagallo ha richiamato all’azione tutto il sindacato proponendo che il 2015 divenga l’anno della contrattazione.
Michela Sardo
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