Il Tribunale di Nuoro (© foto S.Novellu)
Gianluca Monni e Stefano Masala, due destini che si sono incrociati in un tragico evento dai mille misteri
Gianluca Monni e Stefano Masala due destini che si sono incrociati per un tragico evento dai mille misteri.
Il primo ucciso da tre fucilate l’otto maggio scorso alla fermata del bus a Orune, mentre si apprestava ad andare a scuola, il secondo, sparito nel nulla il giorno precedente all’omicidio, potrebbe essere stato fatto fuori dai killer di Gianluca dal momento che la propria auto, ritrovata poi bruciata nelle campagne di Pattada, risulterebbe sia stata usata per commettere il delitto.
Su questi punti i rappresentanti delle Forze dell’Ordine stanno facendo il punto questa mattina in un incontro che si sta tenendo alla Procura di Nuoro.
Al vertice sono presenti, oltre ai Carabinieri che conducono le indagini, i rappresentanti delle procure di Nuoro e Sassari e la Procura dei minori.
Il principale sospettato, al momento, è un minore di Nule, il quale in occasione di Cortes Apertas avrebbe importunato la fidanzata di Monni; da questo episodio sarebbe partita una rissa tra i giovani del paese barbaricino e quelli del centro del Sassarese, culminata (fatto gravissimo e inquietante data la giovanissima età di vittima/vittime? e carnefice nonché per la lunga premeditazione) nell’omicidio del giovane studente di Orune.
Principale sospettato, si continua a ripetere, se non fosse che la mamma sembrebbe fornirgli un alibi che lo rende inattacabile.
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