"I love Climbing": Ulassai capitale del freeclimbing nel segno di Maria Lai

Sonia

"I love Climbing": Ulassai capitale del freeclimbing nel segno di Maria Lai

lunedì 18 Maggio 2015 - 17:55
"I love Climbing": Ulassai capitale del freeclimbing nel segno di Maria Lai

Freeclimbing a Ulassai

Tacchi di Ogliastra nei pressi di Ulassai

Tacchi di Ogliastra nei pressi di Ulassai

Ulassai, nel cuore dell’Ogliastra, dal 30 maggio al 2 giugno, diventa capitale del free climbing e lo fa nel segno di Maria Lai.

La Torre dei Venti, la parete verticale che sovrasta il paese, è stata scelta assieme a altre falesie per “I Love climbing”.

Dodici vie chiodate, a ciascuna delle quali l’artista volle dare il nome di una sua opera.

Alcune richiedono tecnica e forza di dita, come “Tenendo per mano l’ombra”, “Al variar della luna”, “Filando stupore nel cielo”, “In vista di altri cieli”, “Ricucire il  mondo”, “La vela del cielo” o “Ansia d’infinito”.

Altre sono più agevoli: “Tenendo per mano il sole”, “All’orizzonte azzurro”, “Legarsi alla montagna”, “Misurando l’infinito”, “Lo scialle della luna”. Per 4 giorni il centro montano racchiuso nei famosi ‘tacchi’ si trasforma ancora una volta nel paradiso dell’arrampicata libera. “I Love Climbing” coinvolge soprattutto centinaia di straordinarie vie chiodate nelle montagne che circondano il paese con i
suoi suggestivi dintorni: Su Sussiu con le vie d’arrampicata più lunghe, Canyon o sa Tappara, meta preferita dagli arrampicatori europei in tutte le stagioni dell’anno, Lecorci, amatissima dal famoso alpinista di Feltre, Manolo. Alte pareti con vista sul mare saranno campo di gara per la competizione sportiva organizzata dal Comune in collaborazione con Maurizio Oviglia e Gianluca Piras, scalatori e chiodatori super esperti che anni fa hanno tracciato e attrezzato numerose vie d’arrampicata tra Ulassai, Jerzu e Osini e in tutta la Sardegna.

«Ulassai è il luogo ideale per questo tipo di manifestazioni – sottolinea il sindaco, Franco Cugusi – é ricco di falesie con diversi gradi di difficoltà adatte per scalatori provetti e principianti».

La manifestazione si lega al nome dell’artista di fama internazionale scomparsa a 93 anni nel 2013, a partire dal logo: la capretta sulla montagna, cara a Maria Lai e simbolo del paese. «Maria era incuriosita da questo sport – racconta Maurizio Oviglia – “La pratica della
scalata risponde all’ansia di comunicare con la vastità”, diceva l’artista che nel 1981 con un filo azzurro ha legato tra loro le case per poi unirle alla montagna che sovrasta il paese con l’aiuto degli scalatori e realizzare l’opera che l’ha resa ancora più grande, “Legarsi alla montagna”».

© Tutti i diritti riservati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi