«Desertificazione culturale del nuorese»
«L’assessore Firino e la Giunta Pigliaru stanno portando avanti un cinico piano di desertificazione culturale e scolastica del nuorese».
Lo ha dichiarato Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale. «Lo scippo dei fondi destinati al museo Gallisai – prosegue l’esponente azzurro – è l’ennesimo esempio di un atteggiamento predatorio nei confronti di un territorio che affida alla cultura le proprie possibilità di rinascita non solo economica, ma anche morale e culturale. «Era il 14 gennaio 2014 – ricorda Pittalis – quando il presidente Pigliaru promise durante un comizio al teatro Eliseo che con lui la città sarebbe ripartita dalla cultura e dall’istruzione.
Parole e promesse – prosegue il forzista – come quelle ripetute dalla Giunta regionale durante la passerella nella nostra città nel dicembre scorso. Il bilancio di questo anno è un massacro delle realtà culturali, la chiusura delle scuole nei piccoli comuni, l’aumento delle tasse per gli studenti universitari. All’assessore Firino rispondiamo che le lezioni sono finite: è tempo di esami e per quanto ci riguarda è stata bocciata e farebbe meglio a dimettersi».
Anche il candidato sindaco Basilio Brodu esprime il proprio dissenso su eventuali fondi sotratti per ripristinare il museo Gallisai anche se in proposito Piglairu e la sua Giunta hanno dato rassicurazioni in merito al fatto che i fianziamenti non saranno destniati altrove: «Come era facile prevedere, la giunta regionale interviene prontamente in soccorso dell’amministrazione uscente per cercare di far passare come normale la decisione di cambiare destinazione al finanziamento da un milione e 600mila euro già stanziato per l’allestimento del Museo dell’Identità nell’ex mulino Gallisai. Ma facendolo, peggiora solo la situazioni e conferma ciò che era già chiaro: cioè che per l’incapacità di programmazione da parte dell’amministrazione uscente, quelle risorse sarebbero andate perse ed è quindi stato necessario attribuirle ad altre iniziative regionali. Si dicono sicuri che il finanziamento sarà di nuovo disponibile nella prossima programmazione. Ma per ora un dato è certo: ora quei soldi non ci sono più, in futuro chissà»