“Ripensiamo Nuoro”, “Psd’AZ”, “La Base” e “La Città in Comune” sosterranno la candidatura a sindaco di Andrea Soddu (“Scegliamo Nuoro”), avvocato civilista, di area cattolica, presidente del consorzio “Le strade del vino del Cannonau”.
Ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa oltre alla presentazione della candidatura di Soddu, è stato illustrato anche il programma politico condiviso dalle quattro liste.
Si punta in primo luogo a ridare a Nuoro il ruolo guida nel territorio, seguono poi temi importanti come il rilancio delle attività produttive, alla valorizzazione del Monte Ortobene e a portare avanti una fiscalità più leggera che agevoli commercianti e tutti i cittadini.
«Dopo un percorso difficoltoso siamo riusciti a creare una coalizione che presenta un programma politico forte basato su un progetto concreto per la città» afferma Marcello Seddone della lista civica “Ripensiamo Nuoro” «ecco perché abbiamo scelto Andrea Soddu, in quanto lui, per noi, è la figura ideale per un sindaco che può portare avanti queste proposte»
Giuliano Sanna del Psd’Az, invece, sostiene il proprio collega sostenendo che: «il suo partito ha subito un profondo processo di rinnovamento e a livello cittadino ha sostenuto l’unica vera alternativa».
«In nostro ritardo nel presentarci – spiega Sebastian Cocco (La Base) – deriva dalla necessità di non per incastrare posti di sottopotere e di mettere insieme le forze sane di questa città, dal superamento delle ideologie dalla volontà di garantire condizioni di uguaglianza e di giustizia sociale, di dare un valore a quelli che sono i nostri diritti insomma. Andrea rappresenta la sintesi migliore delle realtà di questi movimenti e l’uomo migliore per portare avanti i temi forti».
«Vogliamo fare un percorso serio come è stato quello la nostra storia decennale – dice Francesco Fadda (La Città in Comune). I nostri obiettivi sono il lavoro, con la creazione di occasioni di lavoro; snellire la burocrazia per sostenere la piccola imprenditoria che costituisce il grosso del nostro tessuto imprenditoriale; l’università; la lotta contro le varie forme di disagio: viviamo in una città transennata ma le transenne non possono essere una soluzione; la creazione di una Residenza sanitaria assistenziale che c’è in piccoli paesi ma non a Nuoro; la tutela dell’ambiente: con la creazione di una scuola forestale. Vogliamo una città normale, insomma, amministrata finora da gente senza competenze. Andrea Soddu è il sindaco di tutte le nostre liste».
Andrea Soddu (“Scegliamo Nuoro”): spiega la sua idea politica: «Quello che abbiamo presentato è un progetto innovativo, che riunisce sensibilità diverse intorno alle cose da fare. Abbiamo messo un foglio sul tavolo con le cose da fare e ci siamo chiesti se avevamo la volontà di metterle in pratica.
Al centro dei nostri programmi c’è lo sviluppo dell’occupazione, male principale e causa di degrado e disagio sociale. A Nuoro ci si sente di passaggio; vivere qui non è più percepito come una scelta. I nostri ragazzi costretti a partire, persone di 48-50 ancora costrette a vivere in casa della pensione della madre.
I rimedi a tutto questo sono le nostre risorse, i musei, la natura, la possibilità dei rapporti umani, le specificità territoriali e antropologiche).
Questo coacervo di valori materiali e umani devono essere trasformati, però, in un progetto che coinvolga la popolazione. Noi stiamo redigendo un programma che tenga conto di questi valori. Stiamo facendo una rivoluzione.
Il punto di vista che ci ha unito e la considerazione che Nuoro, nel tempo, ha perso il ruolo di guida del circondario, perché chi ci ha amministrato fino ad ora ha ignorato i paesi del circondario. Nuoro non deve elevarsi sui paesi del circondario ma fare sistema. Bisogna fare squadra con gli altri paesi, metter su un progetto per la Sardegna Centrale. Solo così evitiamo lo spopolamento. Nuoro primus inter pares».
Per Sanna, la scelta di aderire al programma «è legata al nostro nuovo corso. Il partito sardo d’azione non è un partito di destra o sinistra ma è il partito dei sardi (benchè qualcuno ha abusato di questa espressione) ed è un partito che va incontro alle istanze dei sardi».
Cocco, invece, critica il PD sulle primarie 2010 2014 «la cui mancanza è stata per noi il punto di rottura; ci è venuta naturale l’interlocuzione con i nostri attuali alleati, abbiamo lavorato sui programmi e non sulle cariche di sottopotere».
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