Sono state due giornate intense e cariche di emozioni quelle dedicate a Salvatore Satta. I partecipanti hanno potuto rivivere e conoscere l’autore e suo capolavoro, Il giorno del giudizio, tanto localistico quanto universale. Il convegno presentato il 13 aprile a Nuoro presso la Biblioteca Sebastiano Satta, in occasione del 40° anniversario dalla morte di Salvatore Satta, ha centrato l’analisi del libro sociologico di Manola Bacchis dal titolo “Simbolismo, significato e realtà. Salvatore Satta e Il Giorno del giudizio”.
Esperti di diversi settori hanno scandagliato con dovizia critica il testo della sociologa, sottolineando quei simboli del capolavoro sattiano e soffermandosi sulla rilevanza del tratto localistico e del patrimonio culturale insito nella città di Nuoro.
Gli interventi del prof. Ugo Collu uno dei più profondi conoscitori di Satta e delle sue opere, del prof. Bachisio Bandinu antropologo e giornalista esperto nella conoscenza dell’identità Nuorese, e del prof. Alberto Azzena avvocato e docente all’Università di Pisa, sono stati coordinati dall’Assessore alla Cultura Leonardo Moro che ha rimarcato come Nuoro sia stata e sia ancora il fulcro di un’autorevole voce culturale da Salvatore Satta a Grazia Deledda, a Sebastiano Satta, Marcello Fois, Maria Giacobbe e tanti altri.
Sala gremita di gente all’auditorium e attenzione di grande sensibilità anche nella giornata svolta presso l’istituto tecnico Satta, dove gli studenti dell’ultimo triennio hanno accompagnato, la mattina del 14 aprile, i relatori presenti con le letture tratte dal Il giorno del giudizio.
La giovanissima attrice Dafne Satta, della compagnia teatrale Garcia Lorca di Nuoro, ha emozionato i presenti interpretando passi significativi dell’opera sattiana