Week end all'insegna dell'arte: da Leonardo a Picasso passando per Guttuso

Sonia

Week end all'insegna dell'arte: da Leonardo a Picasso passando per Guttuso

mercoledì 15 Aprile 2015 - 12:07
Week end all'insegna dell'arte: da Leonardo a Picasso passando per Guttuso

Leonardo, autoritratto e Uomo Vitruviano

Leonardo, autoritratto e Uomo Vitruviano

Leonardo, Autoritratto e Uomo Vitruviano

Tre eventi imperdibili

Tre eventi di eccezionale rilievo sii inaugureranno nel prossimo fine settimana: Milano, in occasione dell’Expò 2015 ospiterà la più grande esposizione mai realizzata in Italia sul genio di Leonardo da Vinci, con capolavori straordinari, prestiti eccezionali delle maggiori raccolte internazionali; mentre a Ferrara, le tele e i disegni di Pablo Picasso e degli artisti che fecero fiorire l’arte d’avanguardia nella Barcellona del primo ‘900; a Bagheria (Palermo), invece, si terrà l’inaugurazione di un’importante esposizione che raccoglie per la prima volta i ritratti e gli autoritratti di Renato Guttuso, con alcuni splendidi inediti.

Leonardo a Milano: dall”Uomo Vitruviano’ alla ‘Madonna Dreyfus’, dalla ‘Belle ferroniere’ al ‘San Gerolamo’, gli splendidi capolavori di Leonardo da Vinci, soprattutto disegni, sono allestiti da oggi al aprile al 19 luglio negli spazi di Palazzo Reale per la più grande mostra mai realizzata in Italia sul genio rinascimentale. Un omaggio, in concomitanza all’Expò 2015, al grande maestro toscano, che tra il 1482 e il 1499 dimorò proprio alla corte di Ludovico il Moro, lasciando opere capitali per l’arte di tutti i tempi, la cui produzione viene qui messa in dialogo con quella dei suoi più illustri contemporanei , tra i quali spiccano i nomi di Sandro Botticelli, Donato Bramante, Antonello da Messina, Filippo Lippi, Girlandaio, Paolo Uccello, Van Eyck e Verrocchio. Un totale dunque di oltre 200 opere (di cui oltre cento del genio vinciano) per questo ‘Leonardo 1452-1519’, l’evento espositivo più atteso dell’anno, che porta a Milano prestiti ritenuti impossibili dalle maggiori collezioni internazionali. In occasione dell’Esposizione Universale, il Louvre non ha esitato a concedere opere straordinarie quali la ‘Belle ferroniere’, l”Annunciazione’ e ‘San Giovanni Battista’. Allo stesso modo, i Vaticani sono presenti con il ‘San Girolamo’, così come la National Gallery di Washington ha acconsentito di far attraversare l’oceano alla ‘Madonna Dreyfuss’. Della Pinacoteca Ambrosiana c’è il ‘Ritratto di Musico’ e dalla Galleria Nazionale di Parma è arrivata la ‘Scapigliata’. Mentre dalle preziosissime raccolte della Regina Elisabetta II provengono una trentina di fogli straordinari. La mostra di Palazzo Reale, infatti, intende fornire una visione dell’insuperato maestro della Rinascenza attraversando trasversalmente la sua intera produzione, toccando temi come il disegno e il continuo paragone tra le arti, nonché il confronto con l’antico alle prese con i moti dell’animo. Non mancano quindi i progetti utopistici e l’intrecciarsi continuo di scienze e arti, che sottende la sua opera straordinaria.

Picasso a Ferrara: capolavori celeberrimi di Picasso e Gaudì, ma anche di Joaquim Mir, Ramon Casas, Hermenegildo Anglada Camarasa, Isidre Nonell e molti altri artisti spagnoli raccontano dal 19 aprile al 19 luglio a Palazzo dei Diamanti gli anni d’oro di Barcellona nei decenni a cavallo tra ‘800 e ‘900. Esposte circa 90 opere provenienti dalle maggiori collezioni internazionali per una rassegna che si collega idealmente all’Expò, ormai vicina all’apertura. L’idea di celebrare la metropoli catalana scaturisce proprio dal fatto che la sua espansione e fioritura artistica agli inizi del XX secolo coincise con l’Esposizione internazionale del 1888. Intitolata ‘La rosa di fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudí’, la mostra indaga per la prima volta in Italia quell’impeto modernista che cambiò il volto della città dal punto di vista urbanistico, architettonico, artistico trasformandola in uno dei più effervescenti centri della cultura europea. Si tratta quindi di una mostra di forti colori e forti emozioni, che non a caso passa dal caleidoscopio delle tavolozze di fine’800 alle tonalità acide e brillanti delle effigi della moderna vita notturna, fino alla dominante blu dell’ultima sala della mostra, dove sono allestiti alcuni i capolavori di Picasso ( fra cui ‘Terrats de Barcelona’, ‘Ragazza in camicia’, alcuni schizzi straordinari). Picasso scelse queste cromie per esprimere il dolore e la solitudine che il progresso si lasciava dietro nella sua marcia trionfante. Oltre alla bellissima pittura, la rassegna allestisce altre espressioni artistiche come alcuni capolavori di Gaudì, grafica, arredi, gioielli, ceramiche e sculture.

Guttuso a Bagheria: da Moravia a Picasso, da Neruda a Fontana a Manzù, i personaggi del ‘900 immortalati da Renato Guttuso in celebri quadri sono in mostra dal 18 aprile al 21 giugno negli spazi del Museo Guttuso . Negli spazi di Villa Cattolica, sono riuniti sia i numerosi ritratti sia gli autoritratti, provenienti da musei italiani (Gnam, Uffizi) e collezioni private, nonché alcuni inediti, come il dipinto del 1959 che ritrae Giovanni Pirelli. L’importante esposizione riesce dunque a ripercorrere l’intero arco creativo del grande artista siciliano attraverso una galleria di personaggi che testimonia la straordinaria capacità di Guttuso di intessere rapporti umani e professionali a tutto campo. Ecco dunque affiancati i ritratti di scrittori come Alberto Moravia, Michael Angel Asturias, Nino Savarese, Carlo Levi, quelli critici quali Natalino Sapegno, Santangelo. Ad essi si affiancano i poeti Montale o Neruda, le attrici Anna Magnani o Zeudi Araja, intellettuali e politici da Amendola a Bufalini e Alicata. Non mancano i suoi illustri colleghi, tra cui Picasso, Turcato, Consagra, Leoncillo, Fontana, Manzù. La Sicilia, terra natale, riaffiora invece nei molti ritratti dedicati al padre e che culminano nel visionario ‘Gioacchino Guttuso Agrimensore’ del 1966 e nel ‘Ritratto della madre’ . Alla figura della moglie Mimise è dedicata infine una galleria di ritratti, tra cui figura ‘Mimise con il cappello rosso’ e l”Autoritratto con Mimise’, dove rielabora idealmente opere Guttuso degli anni ’40.

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