La questione è stata adottata venerdì scorso in occasione del Consiglio Comunale
La ricognizione delle società partecipate deve essere attuata dalle Pubbliche Amministrazioni con la finalità di chiudere gli “enti inutili” e partecipare così alla riduzione della spesa pubblica.
Marcello Seddone aveva già posto l’accento sull’estremo ritardo con il quale il Comune di Nuoro stava adottando la delibera.
In particolare contesta la trasformazione del Consorzio dell’Università nuorese dove, evidenzia Seddone, non può esserci se è legato alla Provincia di Nuoro che rischia di essere soppressa da un momento all’altro
«La delibera di ricognizione delle partecipate, arrivata in Consiglio a circa un anno di distanza dal richiamo della Corte dei Conti che aveva rilevato come solo Nuoro e Quartu non avessero adempiuto a questo passaggio, rappresenta una buona occasione per fare un quadro della situazione sugli enti controllati dal Comune di Nuoro.
In questo senso appare evidente la discrasia di comportamento tra il Consorzio ATP, il cui socio è la Provincia, il quale non può completare la trasformazione a causa della possibile soppressione della Provincia stessa e la Fondazione Universitaria che, seppur sia sempre partecipata da Comune e Provincia, è stata recentemente istituita con tanto di Consiglio d’indirizzo senza porsi il problema della possibile scomparsa del socio. La questione ovviamente non è nelle persone nominate ma nel metodo e nei tempi con cui sono state indicate. Due comportamenti opposti per situazioni simili, col sospetto che tutto sia dovuto soprattutto a posizionamenti pre elettorali.
Sempre in tema di Fondazione non si capisce perché si parli di trasformazione del Consorzio e non di fusione fra i due enti come deliberato dal Consiglio Comunale. Anzi con l’atto odierno la maggioranza ha deciso di mantenere la partecipazione in un ente da cui aveva revocato l’adesione nell’ottobre 2011!
Infine si può dire che quest’atto, probabilmente l’ultimo voto di questo Consiglio Comunale, racchiude in se le caratteristiche di molte delibere presentate da questa Amministrazione: fatta in ritardo, scritta in maniera discutibile e con qualche “errore materiale” più di sostanza che non di forma».
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