Accolte tutte le garanzie fornite dall’Assessorato alla sanità
Il maialetto sardo andrà a Expo 2015, a rappresentare una delle eccellenze agroalimentari della Sardegna.
Dopo settimane di attesa e di costante lavoro da parte dell’Assessorato della Sanità, la buona notizia è arrivata ufficialmente ieri da Roma.
La svolta si è concretizzata nelle ultime ore di ieri: come concordato in sede di Unità di progetto con il Ministero, infatti, l’Assessorato guidato da Luigi Arru ha fornito tutti gli ulteriori elementi richiesti dal Governo a garanzia della sicurezza dei suini rispetto alla loro provenienza (dunque controllo serrato e certificazione degli allevamenti).
Non solo: al Ministero della Salute sono stati riportati tutti i dettagli sul processo di “termizzazione” al quale vengono sottoposti i suini , processo effettuato nel pieno e totale rispetto delle regole imposte dall’Unione Europea, come attestato dagli specialisti dell’Università di Sassari, dei dipartimenti di Veterinaria e Agraria, che in queste settimane hanno effettuato numerosi controlli e sopralluoghi.
«Si tratta di un primo passo importante, che ci spinge a lavorare ancora di più per permettere a tutte le carni suine sane e termizzate di varcare i confini dell’isola e conquistare i mercati nazionali ed esteri».
Così l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, nel commentare la notizia del via libera, giunto oggi dal ministero della Salute, che permette al porcetto sardo di poter essere fra i prodotti di eccellenza esposti a Expo.
«Diciamo da tempo – ha aggiunto Falchi – che in Sardegna sono presenti aziende suinicole che rispettano i più alti standard di allevamento in biosicurezza e fa piacere che anche a Roma ne abbiano tenuto conto. Ora abbiamo la sfida più importante da vincere: eradicare la Peste suina africana e fare in modo che un comparto dalle enormi potenzialità non sia più la Cenerentola del Mediterraneo».