La battaglia contro il disegno di legge che prevede l’accorpamento delle Camere Commercio che non raggiungono le 80 mila imprese iscritte prosegue a Nuoro: l’ente camerale del capoluogo barbaricino con le sue 30 mila imprese, dovrebbe essere accorpato alla Camera di Commercio di Sassari e perderebbe quindi la sua autonomia. Contro il progetto di Governo e Parlamento si sono schierate le associazioni di imprese del nuorese all’interno del consiglio camerale, che oggi a Nuoro hanno organizzato la prima di una serie di iniziative contro il le legge.
Al convegno è stato invitato il relatore della legge, il senatore Giorgio Pagliari, che con il collega nuorese Giuseppe Luigi Cucca (Pd) ha illustrato gli spiragli per evitare che «Nuoro sia un numero senza considerare la specificità geo-economica del territorio». Ed è su questo punto che il presidente della Camera di Commercio di Nuoro Agostino Cicalò ha insistito: «Le specificità di un territorio come il nostro devono essere portate alla luce – ha detto – affinché a determinare la chiusura di un ente, non siano solo i piccoli o grandi numeri, ma si tenga conto anche di altri criteri: la Camera di Commercio di Nuoro si finanzia con i soldi degli iscritti, soldi che ritornano con iniziative che sono fondamentale per il comparto. Ma soprattutto bisogna tenere conto delle difficoltà di una delle province d’Italia con una condizione geo-economica tra le più difficili. Per questo chiediamo un forte impegno ai parlamentari sardi e al Presidente della Regione Pigliaru». Sulla condizione geo-economica delle province di Nuoro e Ogliastra punta l’emendamento che presenterà in aula il senatore Cucca:«con l’emendamento spiego la specificità di un territorio particolarmente disagiato sotto il profilo stradale, ferroviario e all’interno della condizione di disagio più generale che è l’insularità – ha affermato -. La legge dovrebbe essere liquidata dal Senato entro 15 giorni al massimo, poi approderà in Parlamento: in questi giorni ci dobbiamo giocare tutte le carte altrimenti rischiamo di perdere la battaglia».
«L’emendamento del senatore Cucca precisa bene anche la situazione geo-economica della Provincia – ha spiegato Pagliari – da questo emendamento può arrivare uno spiraglio. Sulla legge c’è una discussione parlamentare complessa e delicata rispetto alla quale non si possono preventivare gli esiti. La battaglia va combattuta da una squadra, ed è quello che faremo. Da parte mia c’è la massima attenzione su questo tema e spero che gli esiti siano positivi».
Prima dell’inizio del convegno il senatore Pagliari ha incontrato anche i sindacati CGL, CISL e UIL i quali hanno chiesto di conoscere maggiori dettagli inerenti il riordino delle CCIAA e sopratutto notizie sul destino dei lavoratori, per i quali nulla viene detto all’interno della norma.
Quali sono state le ragioni poste alla base dell’individuazione del criterio indicato dalla Legge ai fini dell’accorpamento ed il perchè all’interno di una norma di razionalizzazione, legata alla necessità di far rientrare i conti, non ci fossero delle deroghe per le CCIAA virtuose come quella di Nuoro questo nella consapevolezza che le riforme dirette all’applicazione della spending review dovrebbero riuscire ad arricchire il territorio sottraendolo agli sprechi e non impoverendolo come potrebbe accadere attraverso l’intervento che è stato individuato.
Nella considerazione che le camere si reggono autonomamente in seguito ai provventi dei diritti camerali versati dalle imprese, per logica, le camere che chiudono il bilancio in attivo dovrebbero essere premiate, invece, al contrario vengono penalizzate privandole dei contributi previsti per le altre.
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Il Sen. Cucca apre la campagna elettorale a Nuoro "pro Bianchi", con a contorno il Bornioli, il Sanna, Arra Culurgiones con fotografa Folchetti. Poi i Sindacati che insistono nella loro "gazzosa" !!
Ormai è deciso : Cagliari città metropolitana avrà la sua Camera di Commercio e poi ci potrà essere una seconda Camera di Commercio che abbia almeno 80.000 Imprese iscritte.
Oppure la Giunta Regionale, amica dei sopraddetti signori, essendo Regione Autonoma chieda al Governo di passare tutte le proprie competenze. Non si lamenti però se non arrivano i finanziamenti statali