L’accusa è di aver incassato in nero soldi riconducibili a clan camorristico
Il pubblico ministero del tribunale di Cagliari Emanuele Secci ha chiuso l’inchiesta per presunto riciclaggio che vede indagati l’europarlamentare di Forza Italia Salvatore Cicu e i forzisti Luciano Taccori, ex sindaco di Sestu, e Paolo Cau, ex poliziotto e consigliere comunale a Sestu.
Sono accusati assieme ad altre 14 persone, tutte residenti in Campania, di aver riciclato i soldi del traffico di droga riconducibili ai clan camorristici dei Casalesi e dei D’Alessandro.
L’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari assegnata al GICO della Finanza, riguarda la vendita di un terreno a Villasimius nel quale è stato poi realizzato un villaggio vacanze. Nell’affare da oltre un milione di euro, secondo il Pm Secci, i tre politici sardi avrebbero ricevuto 400 mila euro in nero, parte dei quali consegnati in contanti dal boss Gennaro Chierchia, ucciso 5 anni fa in un agguato di Camorra.
Oltre a Salvatore Cicu (difeso dall’avvocato Michele Schirò), Luciano Taccori (assistito da Franco Luigi Satta) e Paolo Cau (difeso da Guido Manca Bitti), nell’inchiesta della Dda sono finiti anche il consigliere regionale della Campania Luciano Passariello; gli altri indagati sono Alessandra Coronella, Antonio Di Martino, Luisa Di Martino, Alessandro Falco, Nicola Fontana, Rosa Fontana, Rosa Garofalo, Sabino Gioia, Angelo Miccio, Gilda Piccolo, Salvatore Venturino e Antonio Vietri.
Notificati gli avvisi di conclusioni delle indagini preliminari agli avvocati, ora gli indagati avranno a disposizione il fascicolo dell’inchiesta e potranno chiedere di essere interrogati prima che il Pm Secci avanzi le richieste di rinvio a giudizio o proceda con l’archiviazione.