Il maltempo di questi giorni ha messo in ginocchio il settore agricolo nella piana di Orosei, dove stamattina il Cedrino è esondato e la popolazione si è svegliata sommersa da 40 centimetri d’acqua.
«La causa – spiega il sindaco Franco Mula – è la pessima gestione della della diga Pedra ‘e Othoni e il mancato preavviso da parte dell’Enas che ci avrebbe consentito di aprire la foce ed evitare i danni. Questo, però, non è successo e ora bisogna procedere alla conta dei danni». Danni che secondo il primo cittadino sono paragonabili a quelli provocati dal ciclone Cleopatra nel 2013, anche se stavolta, fortunatamente, non sono toccate nè le abitazioni nè le persone.
«I danni sono da quantificare – sottolinea il sindaco – allo stato attuale infatti è impossibile fare sopralluoghi, bisogna aspettare che l’acqua defluisca, ora la piana è una palude».
Mula spiega anche le varie tappe dell’allerta meteo: «Avevamo un’allerta moderata fino alla mezzanotte di ieri, poi un bollettino più lieve fino alle 5 del mattino, quando abbiamo ricevuto l’avviso di massima allerta. E solo un’ora dopo, senza neanche il tempo di pianificare i lavori per l’apertura della foce, avvenuta successivamente con un’ordinanza, la piana era già allagata».
Danni a causa dell’esondazione del Cedrino anche all’arenile della Marina di Orosei. «Ci sono 10 km di spiaggia ricoperti di rifiuti che il fiume ha portato a valle – dice Mula – Ci vorrà tempo e finanziamenti per ripulire tutto in vista dell’imminente stagione turistica. L’acqua sta lentamente defluendo e la situazione, se il tempo ci aiuta, dovrebbe tornare presto alla normalità».