Interrogazione urgente di Luigi Crisponi: un’insopportabile rimbalzo di responsabilità
La zona industriale di Siniscola è una delle più importanti della provincia del Nuorese, nella quale insistono molteplici attività industriali, artigianali e del commercio, nonché l’importante presidio dei Vigili del Fuoco.
Fino a maggio del 2013 l’erogazione dell’acqua grezza ad uso industriale e di quella potabile e sempre stata garantita poi Abbanoa, a seguito del mancato pagamento di una serie di fatture idriche da parte del Consorzio, e delle lungaggini burocratiche, ha sospeso il servizio, mandando però in tilt decine di attività.
Luigi Crisponi, consigliere regionale dei Riformatori con un’interrogazione a risposta scritta, chiede che l’assessore regionale all’Industria Maria Grazia Piras intervenga su una situazione ormai diventata insostenibile.
«Nonostante le denunce dell’amministrazione comunale, delle associazioni di categoria e delle stesse imprese l’erogazione è stata interrotta con un insopportabile rimbalzo di responsabilità fra vari enti e il conseguente collasso dell’intera area per l’impedimento di operare in normali condizioni da parte delle aziende che stanno valutando la chiusura o la delocalizzazione delle proprie produzioni con evidenti traumatiche conseguenze per la già fragile economia della Baronia e per gli stessi lavoratori. afferma Crisponi- Preso atto che varie aziende hanno già provveduto al fermo degli impianti e che con l’approssimarsi della stagione estiva, con il conseguente aumento dei rischi di incendio, verrebbe anche a mancare la possibilità di approvvigionamento per i mezzi del presidio dei Vigili del Fuoco – conclude il consigliere dei Riformatori- chiedo all’assessore se abbia mai convocato un tavolo fra i soggetti interessati per sapere se la Regione intenda assicurare il proprio urgentissimo intervento.
Quali provvedimenti di competenza, inoltre, si intenda adottare per risolvere tale indecente situazione e poter assicurare il monitoraggio di eventuali futuri accordi che garantirebbero la riduzione delle tensioni sociali e l’eliminazione dei suindicati gravi disservizi».