Tante le manifestazioni d’affetto verso la Presidente.
Laura Boldrini è stata stregata dall’Atene Sarda, dall’abitazione di Grazia Deledda e dalle opere di Maria Lai a lei dedicate ubicate nella zona della Solitudine. Sono state tante le manifestazioni d’affetto che i nuoresi le hanno riservato.
Il Sindaco Bianchi le ha fatto omaggio di una copia del volume monografico Raffalele Ciceri. Fotografie di Nuoro e della Sardegna dei primi del Novecento (ISRE/Ilisso 2012).
Giovanni La Croce, invece, classe 1925, una vita nel settore dell’edilizia e la passione per l’intaglio del legno, all’uscita dell’Onorevole dalla visita alla casa di “Grassiedda” la vuole incontrare; grazie alla segnalazione di una guardia del corpo che, nei suoi due metri di altezza e il forte accento romano attira l’attenzione della Presidente: «Mi scusi c’è un signore di novant’anni che vuole omaggiarla di qualcosa».
La Boldrini sorride e si sofferma a parlare con il signor La Croce che le fa omaggio di una botticella contenuta in una piccola cassapanca in legno: «le ha comprate per me?» chiede la Boldrini sorpresa e il signor Giovanni risponde di averle costruite e intagliate con le proprie mani «è un mio omaggio perché si ricordi di Nuoro e della Sardegna… sa, questa (indicando la boticella n.d.r), una volta i pastori la usavano al posto del vetro per contenere il vino».
Poi è il momento del gruppo delle donne di Gavoi, ex e attuali amministratrici venute apposta a Nuoro per incontrare e omaggiare il Presidente di un gagliardetto: «è una donna umile che non si è nascosta ma ha dato risposte precise in merito a problematiche che non le competevano ma si è sentita in dovere di rappresentare il Governo fino alla fine» commentano.
Infine, alle tante domande su Grazia Deledda risponde: «nella sua casa ho respirato le atmosfere che l’avvolgevano, è una donna dalla quale tutte noi dovremmo prendere esempio» poi la Boldrini si dirige verso la Chiesa della Solitudine per ammirare il monumento che Maria Lai (la poliedrica artista di Ulassai morta nello scorso aprile 2013 prima di vederne inaugurazione), ha dedicato alla scrittrice nuorese premio Nobel. La visita al monumento dedicato a Grazia Deledda è stata ampiamente illustrata da Cristiana Collu, ex direttore del MAN, del MART di Rovereto e, forse, a breve alla guida dell’ISRE: «ho proprio la sensazione di attraversare un bosco di pietra incantato» il suo commento.
Al termine dell’escursione, la Boldrini prede la via del rientro saltando la vista alla tomba della Deledda all’interno della chiesetta della Solitudine. La meta, l’ultima del suo viaggio nell’Isola, è Ulassai la terra di Maria Lai.
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