Le eco-lampadine Led sono pronte a coprire le esigenze del mercato Ue, dal punto di vista tecnologico e dei costi.
Ad affermarlo è uno studio appena pubblicato dall’agenzia danese per l’energia destinato a Commissione europea e Stati membri, un mese prima del voto previsto il 17 aprile a Bruxelles, che dovrebbe decidere cosa fare del bando delle alogene di bassa qualità fissato a partire dal 2016, a favore delle più efficienti lampadine Led.
La Commissione europea è disposta a proporre un rinvio di due anni all’eliminazione delle alogene di categoria C e D per rispondere alle preoccupazioni di alcuni Stati membri, fra cui l’Italia, secondo cui le nuove eco-lampadine Led non sarebbero ancora in grado di sostituire in tutto e per tutto le meno efficienti.
Secondo lo studio dell’agenzia danese per l’energia invece la tecnologia Led ha già fatto passi da gigante e “durante il 2014 ha cominciato a diventare un mercato di massa, che continuerà a svilupparsi fino a settembre 2016”, quando dovrebbe scattare il bando delle vecchie alogene.
I consumatori sarebbero i primi a guadagnarci, si parla di oltre 100 euro per ciascuna alogena rimpiazzata da un Led, considerando l’intero ciclo di vita dell’eco-lampadina, che consuma di meno e dura 16 anni in più.
Stando ai calcoli dello studio, mantenere il bando dal 2016 in dieci anni taglierebbe i consumi dell’Ue di 33TWh di elettricità, cioè l’equivalente della bolletta della Danimarca nel 2012.
Il tempo intanto stringe a Bruxelles. Secondo fonti Ue a frenare o anche eliminare il bando dal 2016 ci sarebbe non solo l’Italia, ma anche altri big come Francia e Germania, più Austria, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca e Slovacchia, il che significa un blocco sostanzioso di voti.
Un motivo di più per far partire alla carica gli ambientalisti di European Environmental Bureau (EEB), che riunisce 140 organizzazioni, fra cui l’italiana Legambiente.
«È ormai fuori discussione, dopo il rapporto danese, che c’è una nuova generazione di Led ormai presente in tutti gli scaffali europei: una generazione che vanta lampade con durata fino a 30 anni e taglia i costi dell’elettricità per illuminare casa fino al 90%» afferma Davide Sabbadin, responsabile efficienza energetica di Legambiente.
Secondo Sabbadin «si tratta di una grossa opportunità per il ministero dello Sviluppo di aggiornare la propria posizione a livello internazionale e consentire che vada a buon fine la prevista messa al bando delle lampadine alogene di classe D, che sembrano più economiche ma alla fine ci fanno spendere decine di euro in più in bolletta».