All’origine del gesto efferato un’offesa per la ex dell’assassino
Una pugnalata al torace e una ferita profonda alla gola fino alla recisione della giugulare e quasi alla decapitazione.
È questo l’esito dell’autopsia eseguita sul corpo di Angelo Filindeu, il disoccupato 45enne di Orgosolo (Nuoro), ucciso nella notte tra giovedì e venerdì dall’allevatore Antonio Devaddis, 50 annni, parente e amico della vittima, nella casa di Devaddis a Orgosolo.
Filindeu sarebbe morto proprio per la profonda ferita alla gola, secondo l’esame effettuato questa mattina dal medico legale Vindice Mingioni all’ospedale San Francesco di Nuoro, inerme quando è stato colpito, visto il tasso alcolemico altissimo risultato dall’analisi tossicologica.
Devaddis, anche lui ubriaco come l’amico al momento dei fatti, ha subito confessato l’omicidio.
«Ha offeso la mia ex ragazza e io ho reagito», ha detto agli inquirenti.
Da ieri si trova rinchiuso nel carcere di Badu ‘e Carros a Nuoro. L’uomo dovrà rispondere davanti ai giudici di omicidio doloso aggravato.
I funerali di Angelo Filindeu sono previsti per domani pomeriggio, nella chiesa di San Salvatore a Orgosolo.
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