Presentato a Scano di Montiferro il Piano delle Strategie e il Manifesto 2015 della Rete BAI
Nuove scommesse e una sfida per il futuro. Combattere la crisi è possibile e lo si fa credendo fermamente nelle piccole realtà, in quei gioielli di eccellenza che ogni giorno combattono contro spopolamento, dispersione scolastica e disoccupazione. La Rete Borghi Autentici della Sardegna in occasione dell’Assemblea Regionale, tenutasi a Scano di Montiferro lo scorso 27 febbraio, ha presentato il Piano delle Strategie per la Sardegna e il nuovo Manifesto dell’Associazione, che riunisce piccoli e medi Comuni, enti territoriali e organismi misti di sviluppo locale.
Coordinati da Renzo Soro, vice presidente nazionale BAI, nella splendida cornice del Teatro Nonnu Mannu, dopo i saluti di Franco Frascaro, Sindaco di Scano di Montiferro, sono seguiti gli interventi di Maria Lucia Giau, delegata Regionale BAI Sardegna, Vincenzo d’Urbano, consigliere BAI, e dei numerosi Sindaci e amministratori comunali che hanno raggiunto l’assemblea per raccontare la loro esperienza con Borghi Autentici, le buone pratiche, le problematiche in via di definizione e le loro opinioni in merito al Piano delle Strategie e al nuovo Manifesto della Rete Borghi Autentici.
Progetti di alto rilievo, che fanno della Sardegna una terra di sperimentazione di buone pratiche territoriali.
«Una occasione importante – ha esordito Soro – di crescita per tutte quelle realtà che conservano e valorizzano le proprie virtù civiche, le bellezze e le molteplici realtà artigiane. Lo scopo dei Borghi è quello di lavorare in rete e crescere in rete. I nostri sono Comuni che ce la vogliono fare, che vogliono crescere e alimentare la speranza, soprattutto per i giovani, futuro dei nostri centri».
Il Piano delle Strategie ha avuto inizio nel dicembre 2012 e, rifacendosi alla Legge Regionale n.6 del 15/3/2012, si concluderà a settembre 2015.
Cooperazione, sperimentazione, bellezza, ospitalità e innovazione, le parole chiave del Piano che si propone di irrobustire la capacità locale nel concepire, promuovere e condurre progetti in ambito di reti corte e lunghe privilegiando la cultura dell’investimento e disincentivando quella della spesa.
«Con questa adesione abbiamo deciso di intraprendere un percorso di crescita differente: non solo opere pubbliche ma politiche volte alla crescita e al miglioramento dei Borghi – ha precisato Lucia Giau -. Il Piano delle Strategie è stato attuato grazie al fatto che il numero crescente degli associati ha fatto sì che la Regione riconoscesse un finanziamento al quale si aggiunge una quota di partecipazione che deriva dai fondi della pubblica amministrazione. L’obiettivo è quello di far rete, andando a irrobustire la capacità locale nel concepire, promuovere e condurre progetti diretti».
9 gli assi portanti del Piano che va a promuovere la nascita di una rete di produttori agroalimentari con il progetto “Sardegna Autentica”; integrare e implementare sistemi di offerta turistica integrata; creare cooperative di comunità e, ancora, dotare i Comuni BAI di strumenti di gestione e pianificazione locale sul tema della biodiversità attraverso l’avvio di competenze professionali locali; inoltre, con il percorso Borgo Autentico Certificato verrà messo a punto un piano di miglioramento a 5 anni condiviso con i cittadini. Il Piano delle Strategie prevede ancora la costituzione e valorizzazione di un Centro di Competenze e la definizione e sostenimento di progetti sperimentali di impatto regionale.
Ad oggi, dopo 694 ore di riunioni, incontri e iniziative di partecipazione locale sono 165 gli operatori economici e le associazioni locali coinvolte nei progetti, 14 i tutor dell’ospite impegnati nelle comunità ospitali e 51 i soggetti tecnico-professionali impegnati nel piano delle strategie di cui 37 residenti in Sardegna.
La creazione di una Comunità di Cambiamento dove si realizza una governance tra cittadini e amministrazione che, insieme, decidono di cambiare è al centro del nuovo Manifesto dei Borghi Autentici d’Italia, presentato da Vincenzo D’Urbano.
Otto temi su cui innestare le azioni di sviluppo locale per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita delle comunità e incrementare la qualità della vita nei borghi e nei loro territori. Reti di vicinato, comunità di cambiamento, composte sempre più frequentemente da giovani dove si mette al centro la persona, il cittadino. Il concetto di smart city trova terreno fertile nella rete dei borghi che si pone come obiettivo la valorizzazione del capitale naturale, il diritto al benessere e la tutela del saper fare produttivo ma, anche, la produzione culturale e il grande bacino dell’agroalimentare, unico settore a non conoscere crisi. Si creano così cittadini consapevoli che amano il loro borgo e lo sanno raccontare rendendo ancor più speciale il valore aggiunto dell’accoglienza.
In questa Italia speciale che desidera avviare progetti, iniziative e azioni di sviluppo che traggano valore dalla consapevolezza delle proprie risorse identitarie, paesaggistiche, culturali e produttive, si premiano il valore, la ricerca e gli studi sul tema. È accaduto anche in sede di assemblea, quando tre studenti sono stati premiati con un assegno da 1500 euro per la realizzazione di una tesi di laurea che richiamava i temi dell’associazione.
– Tema A: Maria Giorgia Pisano, con una tesi dal titolo “Il confine tra Luce e Ombra. Architettura per non vedenti. Centro di riqualificazione professionale a Osilo per non vedenti” con un punteggio totale di 105;
– Tema B: Antonella Sanna, con una tesi dal titolo “I percorsi di Gramsci” con un punteggio totale di 95;
– Tema C: Piero Cossu, con una tesi dal titolo “Analisi acustica della realizzazione di [ l ] intervocalico nella parlata di Suelli. Una prospettiva sociolinguistica”, con un punteggio totale di 77.
Tra i prossimi appuntamenti, due sono a Milano in occasione della rassegna “Fa’ la cosa giusta” (13-15 marzo) e per Expo 2015: dal 1 maggio, infatti, data di apertura dell’esposizione universale, sarà online il portale di e-commerce di Sardegna Autentica.