In manette un 40enne di Busachi. Illesi i due giovani presi di mira
«Volevo solo intimorire» avrebbe ammesso l’autore del duplice tentato omicidio messo a segno questa notte a Borore, rispondendo alle domande dei Carabinieri.
Come ipotizzato subito dagli inquirenti, ci sarebbe, dunque, una lite per futili motivi alla base del gesto compiuto questa notte nel piccolo comune del Marghine.
Un solo colpo di pistola è stato esploso contro la moto-carrozzella Ape Piaggio su cui viaggiavano Giovanni Murinu e Cristian Scarpa, entrambi 21enni. L’aggressore ha ammesso che con quel gesto voleva solo intimorire i due giovani presi di mira, rimasti miracolosamente illesi.
Giampaolo Deidda, 40enne, di Busachi, arrestato qualche ora dopo nella sua abitazione, avrebbe agito dopo una lite scoppiata fra uno dei due giovani e un amico di Deidda che sarebbe corso in sua difesa. Poco dopo, erano all’incirca le 2,00, Deidda ha affiancato la motocarrozzella con la sua auto ed esploso il colpo. Il proiettile ha frnatumato il vetro laterale, fuoruscendo dal finestrino del lato opposto, dopo aver attraversato l’abitacolo, forunatamente senza neppure sfiorare i due, che subito dopo hanno denunciato l’agguato ai Carabinieri.
L’arrestato si trova ora rinchiuso nel carcere di Massama a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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