Da diversi giorni l’acqua che sgorga dai rubinetti delle case dei nuoresi appare di un colore giallognolo e emana brutto odore.
Nel primo pomeriggio di ieri, il primo cittadino Alessandro Bianchi ne vieta il consumo per uso alimentare attraverso un’ordinanza.
La cosa sembra non stupire più di tanto i cittadini nuoresi, almeno stando ai commenti che si leggono sul più famoso social network.
L’ordinanza si limita a spiegare che, in seguito una comunicazione via mail dell’ASL, nella quale è indicato che “l’acqua distribuita dalla rete cittadina è inidonea all’uso potabile come bevanda e per la preparazione di cibi qualora rappresenti il componente principale… “, a titolo cautelativo se ne vieta l’utilizzo come bevanda e per scopi alimentari. Qualche ora dopo, poi, il divieto sarà esteso a tutti i paesi del circondario.
Nessun accenno in merito alle motivazioni della “non potabilità”.
Bianchi, come ormai di moda nel mondo della politica, affiderà più tardi le relative spiegazioni ai social network (bene per chi li frequenta e peggio per i più tradizionalisti).
Nella pagina Facebook ldel Primo cittadino, dunque, si svela l’arcano dei parametri fuori norma del prezioso liquido: «Non si tratta di contaminazione virale o batterica ma di un tasso fuori norma di ferro, manganese e alluminio. Le cause sono da attribuire al fatto che in ragione dei bassi livelli dell’invaso di Olai il gestore ha attivato l’alimentazione dal bacino del Govossai che al momento presenta livelli ottimali dopo le recenti precipitazioni. La riattivazione degli impianti ha però determinato questo problema.Al momento la situazione è in miglioramento all’uscita dal bacino ma occorreranno ancora diverse ore perché nella rete di distribuzione cittadina i parametri tornino nei limiti della norma.Sul sito del Comune e sulla pagina FB della protezione civile comunale seguiranno altri aggiornamenti».
Di fatto, sul sito istituzionale del Comune, ancora oggi non è presente il minimo accenno tutto ciò, a parte l’ordinanza.
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