Il giorno 8 marzo, Giornata internazionale della donna, a Nuoro, alle ore 17.30, presso l’Auditorium dell’Istituto di Istruzione Superiore Ciusa in Via Costituzione 33, si terrà una rappresentazione teatrale dal titolo “D’amore non voglio morire”.
Il testo, tratto dall’Otello di Shakespeare, liberamente adattato dalla regista Partrizia Viglino, sarà rappresentato dalla compagnia “Le arti libere” di Dorgali.
Il tema intorno al quale per poco più di un’ora lo spettacolo si sviluppa è quello del femminicidio che, al di là delle attuali forti attenzioni mediatiche, ha radici ben più antiche, e lo stesso titolo ce lo propone in tutta la sua tragicità.
Il parallelismo portato in scena tra l’opera teatrale per eccellenza sull’argomento, l’Otello, e le vicende troppo spesso proposte dalla cronaca, evidenzia la fissità nei secoli di atteggiamenti e forme di pensiero che, al di là della presunta modernità, sembra non vogliano abbandonare quella parte della nostra società che ancora concepisce la donna come un essere minore, per forza e capacità, e dunque in balìa della benevolenza o della malevolenza maschile.
Il sospetto, il dubbio, insinuati con calcolata perfidia da Iago sulla moralità di Desdemona che nel dramma shakespeariano porteranno Otello, in nome del proprio onore, alla follia omicida, sono a tutt’oggi ancora ben presenti nel pensiero comune, nel linguaggio televisivo e in quello dei giornali.
Il femminicidio appare quindi come un incidente ineluttabile, e ad esserne condannate sono spesso quelle donne che hanno osato abbandonare il ruolo antico di “custodi del focolare”.
“D’Amore.. non voglio morire”, invita ad un’analisi e ad un ripensamento di quei presupposti culturali e sociali che sono celati dietro la violenza sulle donne, ed a volgere un sguardo più consapevole sulla forza e sul potere di cambiamento di cui esse stesse sono ogni giorno artefici.
Aprirà la serata la Presidente del Comitato Direttivo Confederale CGIL Lisetta Bidoni, seguiranno i saluti del Segretario Generale Provinciale CGIL Salvatore Pinna e l’intervento di Maddalena Casula, segretaria confederale CGIL e responsabile delle politiche di genere della CdL di Nuoro.
© Tutti i diritti riservati