«Dove sono stasera i rappresentanti del PD o quelli del PDL? Questa è la Nuoro che vogliamo?»
Graziano Siotto, rappresentante del Comitato per la Salute Pubblica, di corporatura minuta e con gli occhiali dalla montatura scura impugna il megafono e, davanti alla sede dell’ASL in via Demurtas, dove si è attuato il project il simbolo del “pasticcio della sanità pubblica nuorese”, arringa i cittadini presenti al sit-in invitandoli a parlare.
«Il project? Un pessimo affare dell’ASL che costa alla cittadinanza 800 milioni di euro».
«Quanti dipendenti ASL ci sono in Consiglio Comunale?» – prosegue Siotto, senza remore.
Poi poi propone un excursus sulla situazione politica e sociale della realtà nuorese: giovani costretti a emigrare, aziende che falliscono e i posti che contano occupati dai soliti personaggi chiave per affari come il Project.
«Il comitato dei cittadini che ieri sera ha partecipato al sit-in è ben consapevole che dietro il sistema del Project financing ci sono grossi interessi privati, illeciti secondo una sentenza del TAR Sardegna del 9 Febbraio 2011 (lo stesso parlamento italiano in proposito ha parlato di infiltrazioni mafiose)» precisa Siotto chiedendosi come mai tutto questo possa essere ancora in piedi.
Il bubbone del Project in questi giorni è scoppiato perché a rischio c’erano 500 posti di lavoro, a causa del fatto che l’ASL di Nuoro stava avendo difficoltà a sostenere il canone d’affitto alle imprese che hanno in appalto la gestione dei servizi; questo secondo una certa stampa ufficiale sarebbe stato risolto, infatti , pare che siano in arrivo i finanziamenti e stiano per essere firmati gli accordi per la nuova erogazione.
«Tutto questo, per quanto ne sappiamo, è ancora da appurare – precisa Siotto – sta di fatto che le conseguenze del Project sono state nefaste per le aziende locali».
Prima le imprese ottenevano appalti direttamente dall’ASL, ora si trovano a dover passare attraverso i subappalti delle multinazionali che gestiscono quei servizi.
“Senza considerare le centinaia di assunzioni gestite in maniera privatistica che vanno a rafforzare il sistema del clientelismo (lavoro in cambio di voto)” come riporta il volantino divulgato in occasione della manifestazione.
Graziano Siotto, invita tutti i cittadini a unirsi alla protesta scrivendo anche alla mail sanitapubblica@tiscali.it e infine precisa che essendo in prossimità di elezioni comunali non esclude una sua candidatura politica: «perché certe battaglie è preferibile portarle avanti dentro i luoghi di rappresentanza istituzionali».
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