La difesa ha esposto in 40 minuti i motivi che hanno portato Rocca a questo gesto
La Corte d’Appello di Sassari si è riservata di decidere entro cinque giorni sull’istanza di ricusazione della Corte D’Assise di Nuoro presentata da Francesco Rocca.
Il Pm nell’udienza di oggi ha chiesto il rigetto dell’istanza.
Istanza presentata attraverso i legali difensori di Rocca, Mario Lai e Angelo Manconi.
I giudici hanno acquisito gli elementi utili alla decisione: l’avvocato Manconi ha illustrato per 40 minuti i motivi che hanno portato Rocca a ricusare i giudici di Nuoro.
«Sono stato vittima di un processo ingiusto – aveva detto l’imputato davanti alla Corte D’Assise di Nuoro in una dichiarazione spontanea il 10 febbraio scorso- non mi è stata data la possibilità di difendermi». In particolare Manconi ha messo l’accento sul fatto che la Corte non ha ammesso il confronto tra periti sull’esame del Dna di Ignoto 1 (che non ha ancora un’identità ), ovvero il confronto tra il perito della Corte professor Ernesto D’Aloia e il genetista dell’università di Roma Emiliano Giardina nominato dalla difesa.
Inoltre il legale dell’imputato ha messo l’accento sul contro-ricorso presentato dal presidente della Corte Antonio Luigi Demuro alla Cassazione “contrapponendosi all’imputato” dopo l’istanza presentata alla Corte Suprema dai legali di Rocca che richiedevano il trasferimento del processo in altra sede perchè a Nuoro non ci sarebbe stata serenità ambientale per decidere sul caso.